Codogno, attesa dei familiari al freddo davanti al Pronto soccorso

L’Asst dovrebbe installare a breve serramenti mobili. Intanto il comitato ospedali. studia un progetto di rilancio

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Fuori al freddo nell’atrio “open space“ vicino all’ingresso ad attendere i parenti all’interno del Pronto soccorso: ora che l’inverno è alle porte e le temperature si fanno sempre più rigide, la situazione si fa pesante. "Sto attendendo ormai da un’ora e mezza mia sorella – spiega un anziano di Pizzighettone –. Fa molto freddo". Attorno alle 11, ci sono altre quattro persone sulle sedie all’aperto, appena prima dell’ingresso, invalicabile per i parenti a causa le rigide norme anti Covid. Il 4 giugno scorso il Pronto soccorso fu riaperto, dopo lo stop avvenuto il 21 febbraio, con una veste completamente nuova e una divisione rigida degli ambienti interni. Ieri però, l’Asst di Lodi ha confermato l’imminente intervento per chiudere lo spazio all’aperto. Il progetto dovrebbe prendere corpo tra un paio di settimane: saranno installati dei serramenti in modo che, in estate, possano essere rimossi. Intanto, il Comitato civico per gli ospedali di Codogno e Casale ha incontrato il presidente della commissione d’inchiesta Covid, Antonio Girelli. Inoltre il Pd regionale presenterà una interrogazione scritta per capire le strategie dell’Asst e il comitato scriverà il progetto di una nuova sanità territoriale lodigiana da sottoporre alla commisione regionale sanità. M.B.