Codogno, Asm passa da Forza Italia alla Lega

Terremoto ai vertici della multiservizi

Il presidente Gianmario Molinari

Il presidente Gianmario Molinari

Codogno (Lodi), 28 giugno 2019 - Terremoto in Asm, cambiano gli equilibri e la presidenza passa da Forza Italia alla Lega. Gianmario Molinari, presidente uscente, sarà dunque estromesso dopo tre anni di mandato e al suo posto entrerà un esponente del Carroccio. L’accordo politico è stato sancito alcuni giorni fa all’interno di un tavolo tra le forze di centrodestra che governano la città.

Il peso elettorale dei lùmbard infatti è ulteriormente cresciuto se si considerano le ultime elezioni europee (ovviamente declinate in salsa codognese) e dunque, dovendo rinnovare le cariche del consiglio d’amministrazione della multiservizi, si è proceduto ad un rimescolamento.

Formalmente, ad oggi, le nuove nomine non sono ancora state effettuate, visto che tocca al sindaco procedere e che solo ieri si sono conclusi i termini per la presentazione delle candidature, come prevede la normativa. Ma, essendo gli accordi politici già sanciti da giorni, sul nuovo assetto del cda della multiservizi manca solo l’ufficialità, destinata a venire alla luce nei prossimi giorni. I nomi per la presidenza e la vicepresidenza dunque sarebbero già in ghiaccio.

Sulla via che porta all’ente di viale Trieste dunque Andrea Negri (Lega), che dovrebbe prendere il posto di Molinari, e Laura Raimondi Cominesi come vice (in quota a Forza Italia ma che avrebbe anche il beneplacito delle altre forze di coalizione). Il cambiamento ai vertici di Asm era nell’aria ormai da tempo: il sindaco Passerini non aveva mai rilasciato dichiarazioni in merito ad eventuali ribaltoni, ma la sensazione era che tutte le strade andavano in quella direzione.

Rischia ora seriamente di rimanere nel cassetto il progetto, caldeggiato da Molinari, di realizzare la nuova piazzola ecologica in via Papa Giovanni XXIII, al Villaggio San Biagio, in un’area di proprietà di Asm. Dopo la presentazione di un progetto di massima, dell’intervento non si è sentito più nulla, mentre occorrerà mettere nero su bianco il piano industriale dell’azienda e decidere su come disporre del tesoretto ancora in cassa dopo la vendita del comparto gas.