Codogno Addizionale Irpef, oltre cinquemila non pagheranno Fino a ventimila euro di reddito sarà prevista l’esenzione totale Spariscono i cinque scaglioni

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Una manovra fiscale “rivoluzionaria“ che, sull’addizionale comunale all’Irpef, aumenterà il numero delle persone esentate completamente: 1.500 contribuenti codognesi in più rispetto all’anno scorso non pagheranno più la tassa, da quando il 30 maggio prossimo il consiglio comunale approverà il bilancio preventivo. Un risparmio dai 350-400 euro all’anno per ogni singolo cittadino tenuto conto che, appunto, la soglia dell’esenzione sarà elevata ai 20mila euro di reddito (finora l’addizionale Irpef non era dovuta fino a 13 mila euro).

Si tratta di uno dei passaggi più importanti del documento programmatico che ieri pomeriggio il sindaco Francesco Passerini e l’assessore al bilancio Elena Ardemagni (nella foto) hanno presentato ufficialmente dopo la riunione di giunta del giorno prima. Di contro, i cinque scaglioni differenziati per reddito spariranno così come le relative quote: ci sarà un’aliquota unica che sarà elevata a 0.80 per cento per tutti coloro che, appunto, hanno un reddito dai 20 mila euro in su.

La decisione, se da una parte aumenta la quota degli esenti, dall’altra ritocca verso l’alto la tassa per chi prima, a seconda del reddito, pagava 0.60, 0.73 o 0.78 per cento.

"È una manovra incentrata sull’equità e sulla tutela delle fasce deboli– ribadiscono Passerini e Ardemagni–. È vero che, per esempio ci sarà qualcuno che dovrà pagare anche 45 euro in più all’anno (soprattutto chi ha un reddito dai 15mila ai 28mila euro e che prima pagava 0.60 per cento di aliquota ndr) ma, quando verrà approvato il bilancio, su 11.300 contribuenti, 5.400 non pagheranno nulla di Irpef, soprattutto i pensionati".

Su questa manovra però Forza Italia (che è formalmente in maggioranza, ma che non ha incarichi esecutivi in giunta) pare sia contraria e non è escluso che, nel consiglio comunale prossimo, possa votare contro o non presentarsi in aula come già fatto per il bilancio consuntivo. Anche per la Tari, per le utenze non domestiche, il Comune ci ha dato un “taglio“: ha immesso infatti 130mila euro riuscendo così ad abbassare la tassa rifiuti del 21 per cento. "In generale il bilancio non ha ridimensionato alcun servizio mentre c’è un nutrito programma di investimenti" ha spiegato Ardemagni.

Mario Borra