Codogno, clochard ucciso: ore decisive

Il dubbio? L’indagato aiutato a spostare il cadavere

Gli inquirenti sulla scena del crimine dopo il delitto

Gli inquirenti sulla scena del crimine dopo il delitto

Codogno, 1 febbraio 2019 - Il presunto omicida del clochard 60enne potrebbe essere stato aiutato da un’altra persona nel trascinare il corpo dal luogo della lite, uno degli spazi dell’ex dancing Majorca, al punto dove è stato ritrovato il cadavere, un locale bagno della vecchia discoteca abbandonata? Gli inquirenti se lo domandano e lo stesso procuratore Domenico Chiaro si era subito affrettato a ribadire, dopo il fermo di Biagio Trezza, 45enne codognese, che le «indagini non erano concluse».

Non è escluso dunque che qualcun altro avesse saputo delle sorti del povero senzatetto milanese Graziano Cappato e abbia aiutato il presunto omicida a spostare ed occultare il corpo. Ma le indagini sono solo all’inizio. D’altronde per tutta la giornata di martedì, il giorno dopo il ritrovamento, la scena del crimine è stata passata al setaccio con minuziosità dagli inquirenti, cercando di non tralasciare nulla, dalle tracce di sangue alla presenza di possibili mozziconi di sigaretta.

Intanto, domani, all’istituto di medicina legale di Pavia, sarà effettuata l’autopsia sul 60enne e l’esito sarà fondamentale anche per conoscere poi le sorti del 45enne accusato dell’omicidio, che mercoledì ha fatto scena muta davanti alle domande del gip Isabella Ciriaco: da una prima verifica, il clochard ucciso presentava segni sul volto compatibili con colpi inferti con pugni, ma non si sa ancora la causa esatta della morte. Il decesso potrebbe anche essere avvenuto in un secondo momento per altre cause (ha battuto poi il capo, attacco cardiaco, congelamento?) e quindi l’autopsia risulta essere determinante.

Fino a ieri, la versione che incastra il 45enne è quella di un altro clochard che avrebbe riferito ai carabinieri il racconto fatto proprio dall’uomo in carcere sulle sorti del 60enne ucciso. Quando poi i carabinieri hanno fatto irruzione nell’ex sala da ballo, hanno trovato proprio Trezza a pochi metri dal cadavere che era stato semioccultato con pannelli e stracci. In città però molti sono increduli: nonostanteTrezza sia da anni precipitato nell’abisso della dipendenza da alcol non credono possa essersi trasformato improvvisamente in un omicida. «Era un soggetto fragile: un cittadino di questa città con tanti problemi», si dice di lui.