Lodi, la parte nobile del cimitero Maggiore si rifà il look: intervento da 380mila euro

Approvato il progetto di fattibilità tecnico economica per la realizzazione di 810 nuovi blocchi di ossari

Assessori presentano il progetto

Assessori presentano il progetto

Lodi, 12 dicembre 2019 - La parte nobile del cimitero di Lodi si rifà il look, al via progetto da 380mila euro. Con delibera di Giunta n.2986 del 6/12/2019 è stato approvato il progetto di fattibilità tecnico economica per la realizzazione di 810 nuovi blocchi di ossari presso il Cimitero Maggiore di Lodi.

“Sono recentemente terminati i lavori di manutenzione del Famedio e dei suoi corridoi laterali di accesso. Gli interventi hanno permesso di restituire decoro a una struttura di indubbio valore storico-culturale, per la presenza di sepolture di figure illustri, che presentava evidenti segni di degrado” annuncia l’assessore ai Servizi al cittadino Giusy Molinari e prosegue “le pareti sono state intonacate e successivamente imbiancate e le lampade sostituite. Ci apprestiamo ora a dare avvio alla costruzione di nuove cellette, un’opera che ha carattere di notevole urgenza, considerato che il loro numero è estremamente ridotto in tutti i cimiteri cittadini e che al Maggiore ne restano solo 46, frutto di retrocessioni. Questa situazione ha comportato un arresto delle esumazioni ed estumulazioni che ora potranno ripartire, dando soddisfazione alle richieste dei cittadini rimaste inevase da alcuni anni”. “Con gli interventi sul Famedio e le altre migliorie apportate grazie al nuovo affidamento delle concessioni cimiteriali, con la prossima realizzazione delle cellette, a cui si aggiunge la progettazione della Sala del Commiato prevista per il prossimo anno, abbiamo dato segno tangibile dell’attenzione che questa Amministrazione sta dedicando alle strutturecimiteriali cittadine” aggiunge. L’assessore ai Lavori pubblici Claudia Rizzi insiste “Il cimitero Maggiore di Lodi, inaugurato nel 1891 e realizzato in stile romanico lombardo, ha visto ampliamenti e modifiche successive, fino ad arrivare all’assetto definitivo, ancora oggi visibile negli anni 30 del 1900.

Questa premessa è importante per comprendere meglio la scelta operata tra le diverse opzioni proposte dal progettista, anche grazie al coinvolgimento fin dalle fasi iniziali della Soprintendenza. I blocchi che ospiteranno le cellette devono ben integrarsi, infatti, nel complesso cimiteriale e rispettando le viste prospettiche, i caratteri tipologici e le dimensioni delle preesistenze”. “La zona in cui verranno realizzati i blocchi di ossari è posta a est, lungo il porticato di cui rispetta la partizione delle arcate, nei campi 27 e 28. Il progetto complessivo prevede la realizzazione di 9 blocchi fuori terra dell’altezza di 2,04 m, accessibili su tutti e quattro i lati. Ogni blocco ospita 90 cellette per un totale di 810 cellette complessive. Grande attenzione è stata posta anche ai materiali di finitura: le lastre di chiusura degli ossari e lo zoccolo del basamento saranno in marmo Botticino, mentre le restanti superfici saranno intonacate con una finitura scabra tinteggiata di bianco per dare risalto alle superfici lapidee” descrive ancora. La copertura, così come la pavimentazione, sarà in calcestruzzo con effetto ghiaia a vista la cui colorazione consentirà di accostarsi meglio al contesto. Il bordo superiore sarà realizzato in metallo trattato superficialmente a smalto. L’intero progetto ha un quadro economico di 380.000 euro e sbloccherà la situazione esumazioni. “Il primo dei due lotti è già in fase di ultimazione della progettazione esecutiva e riguarda il campo 28 con la realizzazione di 5 blocchi per un totale di 450 cellette. Il quadro economico è in questo caso di 220.000 euro, somme che la nostra Amministrazione ha impegnato dedicandovi una quota di avanzo” conclude.