Chef lodigiano ucciso a New York: è caccia ai complici

Un pusher e il protettore della squillo già arrestata

Andrea Zamperoni è stato ucciso il 18 agosto scorso

Andrea Zamperoni è stato ucciso il 18 agosto scorso

Lodi, 2 ottobre 2019 - Chi ha aiutato Angelina Barini a uccidere lo chef lodigiano Andrea Zamperoni? Se lo chiede la polizia di New York che da oltre un mese è alla ricerca dei complici della prostituta di 41 anni, al momento unica arrestata per la morte del 33enne capo chef del Cipriani Dolci di Manhattan ucciso da un cocktail letale di Ghb (ecstasy liquida, conosciuta anche come droga dello stupro), cocaina e alcol, la notte del 18 agosto nella stanza 15 di un motel nel quartiere Queens. Prosegue senza sosta la caccia della polizia al protettore, identificato nelle carte come “Co-conspirator 1”, che avrebbe dato Ghb e cocaina ad Andrea, e allo spacciatore che avrebbe fornito loro le droghe, “Co-conspirator 2”. Resta in carcere invece Angelina Barini che è la detenuta 83762-053 del Metropolitan Detention Center di Brooklyn. Gli inquirenti sono convinti che quello della prostituta italo-canadese e dei suoi complici fosse uno schema rodato: vendevano droga ai clienti e quando erano incoscienti li derubavano. Per questo la polizia punta ad acquisire le testimonianze di altre vittime sopravvissute all’imboscata che potrebbero decidersi ora a parlare.

A inchiodare Barini sono le telecamere della videosorveglianza che la vedono arrivare al motel insieme allo chef. La donna viene ripresa di nuovo alle 13.30, quando esce e trascina in camera un bidone della spazzatura recuperato nel vialetto. Tra quel momento e poi il 21 agosto, giorno in cui il corpo dello chef viene ritrovato, altra gente va e viene dalla stanza, ma non Zamperoni, che evidentemente era già morto. Nella stanza cellulari, la carta di credito di Andrea, una pipa di vetro usata per fumare droga e una sega elettrica, candeggina e una valigia vuota. A far scattare l’intervento delle forze dell’ordine al motel era stata una telefonata anonima che segnalava qualcosa di sospetto in una delle stanze dello stabile. All’arrivo della polizia, nella stanza c’era però solo Angelina Barini. Nessuna traccia dei complici che da oltre un mese hanno fatto perdere le tracce.

Quel che è certo è che lei e i suoi complici avevano già ucciso almeno, si legge nel rapporto dell’agente della Homeland security Joshua Futter, altre due persone in circostanze simili (e altri due casi sono ancora da verificare). Lo provano le telecamere: il 4 luglio si vede Barini lasciare l’Airway Inn, motel del La Guardia, circa 90 minuti prima del ritrovamento del corpo di Jesus Rosario, 51 anni, morto "per acuta intossicazione dovuta all’effetto combinato di alcol, metanfetamine, cocaina e fentanyl". Stessa cosa l’11 luglio, quando il 28enne Jean-Alessander Silvero muore al Crown Motel Inn dopo aver sniffato tre piste di droga fornitegli dalla prostituta.