Chef ucciso a New York: slitta il verdetto

È slittata da ieri al 28 marzo negli Stati Uniti la sentenza del processo per l’uccisione dello chef Andrea Zamperoni avvenuta a New York il 18 agosto 2019. Il 33enne era originario di Zorlesco di Casalpusterlengo e stava facendo carriera nella catena internazionale di ristoranti Cipriani Dolci: dopo aver lavorato a a Londra era diventato capo cuoco del ristorante della Grand Central Station newyorkese. Sul banco degli imputati la escort italo-canadese Angelina Barini, 44 anni, accusata di aver somministrato con l’inganno al lodigiano la droga dello stupro. Ad agosto dello scorso anno si era dichiarata colpevole per la morte dello chef (e di altre due persone) e ha già raggiunto un accordo sul patteggiamento con il procuratore americano (formula che negli Stati Uniti è possibile anche per i reati più gravi). Barini rischia una pena tra 20 anni e l’ergastolo.