Arrestato l’ex fidanzato della donna fatale: lo chef vittima di una coppia diabolica

Il lodigiano Zamperoni stroncato da overdose a New York: con la droga l’escort volevo stordirlo per derubarlo con il complice

Andrea Zamperoni morto a 33 anni

Andrea Zamperoni morto a 33 anni

Casalpusterlengo (Lodi), 11 febbraio 2021 - La svolta è arrivata dopo un anno e mezzo di indagini a tappeto. Per la morte dello chef lodigiano Andrea Zamperoni, 33 anni, trovato senza vita il 21 agosto 2019 in un motel del Queens, a New York, gli agenti federali hanno arrestato Leslie Lescano, 44 anni, l’ex fidanzato della escort Angelina Barini, la “femme fatale” di 43 anni accusata di aver avvelenato il cuoco del Cipriani Dolci e almeno altri due clienti. Lescano è accusato di essere colui che ha fornito il mix letale di droga che la Barini ha poi somministrato a Zamperoni, provocandone la morte. La conferma di un rapporto diretto tra i due indagati è emerso anche da uno scambio nella chat di Facebook. Il 16 agosto 2019, pochi giorni prima dell’appuntamento con lo chef Zamperoni, la escort Barini aveva contatto Lescano per chiedergli una mano. "Ho ottenuto un’opportunità di business per te...", aveva scritto la donna chiedendo all’uomo di aiutarla.

Lescano, noto anche come Ken Ween, aveva risposto: "Sì, mia regina". Secondo le carte depositate in tribunale, il 18 agosto 2019 Lescano e Barini si erano recati al motel, poi lei era uscita tornando poco prima delle cinque della mattina dopo con Zamperoni. Lescano nel frattempo era rimasto nella stanza del motel, nascosto nel bagno. Dopo che lo chef aveva perso i sensi sul pavimento, l’uomo aveva preso la sua carta di credito ed era andato in un market del quartiere per comprare alcuni prodotti per l’igiene personale e cibo per Barini. Il giorno successivo la prostituta in preda al panico avrebbe chiesto in prestito a degli amici su Facebook un furgone. Il corpo di Zamperoni, nel frattempo dato per disperso, era stato trovato il 21 agosto 2019 quando gli agenti avevano bussato alla porta di Barini sentendo "un forte odore di cadavere misto a incenso". Nella stanza era stata rinvenuta anche una sega e una valigia, con cui voleva probabilmente sbarazzarsi del cadavere.

Lescano, dopo l’arresto avvenuto lunedì, avrebbe già raccontato agli agenti della Homeland Security Investigations che Barini usava la droga dello stupro, la "liquid G", per far perdere i sensi ai suoi clienti in modo da poterli derubare. Lescano è accusato di spaccio di sostanze stupefacenti e rischia fino a 20 anni di carcere. Nuovi elementi che fanno sperare la famiglia dello chef di Casalpusterlengo e che confermano la versione di Renato Dosi, lo zio di Andrea Zamperoni, che ha sempre sostenuto che suo nipote si fosse trovato "al posto sbagliato nel momento sbagliato". «Noi chiediamo giustizia – dice lo zio dello chef –. Questo nuovo arresto è solo un passo in avanti verso la verità sulla morte di mio nipote". Intanto, dopo diversi rinvii per l’emergenza Covid, si terrà il 24 febbraio davanti alla Corte federale di Brooklyn l’udienza sulla morte del 33enne di Casalpusterlengo. Il processo ad Angelina Barini, fermo dal 21 gennaio 2020, è in un momento decisivo: i giudici dovranno valutare la richiesta di patteggiamento (formula che per l’ordinamento americano è applicabile anche a reati più gravi) presentata dall’imputata.