Autismo, inaugurato il centro a Codogno: "Risposta concreta alle fragilità"

Destinato ai bambini. Già fissato un nuovo obiettivo

Il taglio del nastro con le autorità presenti

Il taglio del nastro con le autorità presenti

Codogno, 2 giugno 2018 - Inaugurato il nuovo centro diurno rivolto ai bambini con disturbo del neurosviluppo e disabilità intellettive, ma già si pensa al futuro: ieri pomeriggio infatti, alla presenza del Governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana e delle massime autorità del territorio, c’è stato il taglio del nastro della struttura all’interno del complesso della Cooperativa Amicizia che da 35 anni si occupa dell’assistenza di persone disabili. Ma, durante i discorsi delle autorità e degli ospiti, è emerso già un altro obiettivo: creare degli appartamenti da riservare per pazienti adolescenti che soffrono di autismo e ricavarli all’interno del complesso dell’ex Giudice di Pace che il Comune ha recentemente inserito nel piano delle alienazioni e che presto metterà in vendita. Ieri però la festa è stata tutta per il nuovo edificio ricavato nello splendido parco della sede della Cooperativa Amicizia di via Cavallotti e ricavato dall’ex magazzino. "Questa che inauguriamo oggi è la risposta concreta alle fragilità che la regione ha messo al centro della propria politica – ha detto il presidente Fontana –. Questo è un esempio dove si coniugano solidarietà, aiuto e inclusione".

Aveva aperto i discorsi il presidente della Cooperativa Mario Perotti il quale ha ricordato il «grande abbraccio» che i presenti hanno voluto dare all’ente. Oltre ai ragazzi, agli educatori, infatti non ha voluto mancare nessuno: gli onorevoli Guido Guidesi e Claudio Pedrazzini, l’assessore regionale Pietro Foroni, la consigliera regionale Patrizia Baffi, il Vescovo di Lodi Monsignor Maurizio Malvestiti, il sindaco Francesco Passerini. È stata l’educatrice Milena Zacchini, esperta di autismo, a tracciare il confine del progetto. "Questo nuovo centro nasce per il bisogno espresso dalle famiglie. Ormai, in generale, i dati parlano chiaro: un bimbo su 5 ha disturbi legati al neurosviluppo. E qui la parola d’ordine è inclusione con un progetto che mette in rete tutti, dai genitori, ai volontari". Alla fine, c’è stato il taglio del nastro ufficiale seguito dalla visita alla struttura posta su due piani e che è rivolta ai bambini fino alla maturità. Si tratta di un centro diurno dove il bambino viene accolto con un approccio psicoeducativo individualizzato. Alla fine, grande rinfresco con al servizio alcuni ragazzi disabili che hanno appena terminato corsi da barman e ristoratori e potranno quindi trovare un posto di lavoro nel settore.