Lodi, la centrale a gas in centro città: "Sostituitela con pompe di calore"

Legambiente punta il dito contro le caldaie a gas che alimentano la rete del teleriscaldamento Il referente Poggio: "Finché non cambia sistema, non c’è interesse ad allacciarsi. Anzi, conviene staccarsi"

Andrea Poggio di Legambiente

Andrea Poggio di Legambiente

Lodi - «La stagione invernale con l’accensione dei riscaldamenti non inizia il 15 ottobre ma il 23, per il risparmio energetico: speriamo che, prima dell’avvio della nuova centrale a gas per il teleriscaldamento nei pressi del Tribunale, ne venga limitato l’uso con un accordo scritto". Andrea Poggio, referente di Legambiente, segna una netta linea di demarcazione dopo l’assemblea pubblica di venerdì scorso promossa dall’associazione, insieme al Comitato abitanti e al Touring club italiano: "L’intesa con l’amministazione c’è – rimarca – ma vogliamo un impegno scritto di Linea Green, che tra l’altro da gennaio diverrà A2a, a “rimuovere le due caldaie a gas da 10 MW ciascuna dal centro città entro il 2024“, sostituendole con pompe di calore". «Già nel piano del 2012 era prevista la sostituzione delle caldaie a gas con pompe di calore – sottolinea Poggio –. Nel 2017 il Comune annunciava l’imminente attivazione di una pompa: cinque anni dopo, si dice che sarà attiva entro fine anno. Oltre ai mancati impegni, ciò dimostra che è possibile alimentare la rete di teleriscaldamento al posto della caldaia a gas".

Poggio attacca il teleriscaldamento, per la realizzazione del quale sono state sventrate e rifatte negli anni diverse strade per quella che all’epoca sembrava la scelta più ecologica, perché, si diceva, una all’inizio, poi poche grosse centrali a gas esterne alla città avrebbero inquinato e sarebbero costate meno anche in termini di resa e manutenzione rispetto alle singole caldaie condominiali, ma che di fatto opera in monopolio (non si può cambiare gestore): "Finché non cambia sistema, andando verso fonti rinnovabili e pompe di calore, non c’è interesse ad allacciarsi alla rete: anzi conviene staccarsi. Allo stato attuale vengono ancora installate nei condomini caldaie tradizionali, ma la legge già prevede solo quelle a condensazione. Inoltre Linea Green non ha ancora comunicato le tariffe del gas da ottobre: se ci sarà un aumento stimato all’80%, cosa aspetta a dirlo ai 10mila utenti collegati?".