Lodi, col cellulare al volante: è allarme. E c’è chi usa persino il tablet

Una quindicina i trasgressori avvistati

Uno dei conducenti che sono stati immortalati dai nostri giornalisti mentre transitavano

Uno dei conducenti che sono stati immortalati dai nostri giornalisti mentre transitavano

Lodi, 12 luglio 2018 - Ore 12. Uscita del sottopasso di via San Colombano in direzione del centro città. Nel giro di pochi minuti già cinque gli automobilisti che, fermi nel traffico, tirano fuori il cellulare e iniziano a telefonare, messaggiare, consultare il navigatore o chissà cos’altro. Il fenomeno è davvero preoccupante. In meno di 20 minuti sono almeno una quindicina le persone che nonostante siano alla guida, parlano al cellulare o mandano messaggi vocali su Whatsapp. Una cosa da niente? Tutt’altro: la distrazione, insieme al mancato rispetto delle precedenze e alla velocità troppo elevata, è una delle principali cause di incidente.

A conferma di questo problema anche il numero crescente di casi. Nel 2016, secondo l’Istat, gli incidenti stradali causati dalla distrazione dovuta allo smartphone è stata implicata nel 16,2% dei sinistri avvenuti in Italia. E se è vero che alla guida ci si distrae da sempre, è vero anche che i cellulari ci hanno stregato al punto da diventare il principale attentato alla nostra concentrazione. Anche al volante. A Lodi gli automobilisti che non rispettano le regole sono tanti. Succede in via San Colombano, una delle strade più trafficate della città, dove il traffico soprattutto negli orari di punta è costante e spesso ti obbliga a restare in coda per qualche minuto.

Dal bordo del marciapiede, nel punto che si affaccia sul sottopasso, è facile vedere chiaramente chi non rispetta le regole del Codice della strada. Alle 12.05, a bordo della sua utilitaria, un ragazzo percorre il tratto di strada con il cellulare in mano, intento a digitare con la mano destra e nel frattempo tenendo il volante con la sinistra. Subito dietro una mamma guida con il telefonino all’orecchio, con il figlio piccolo seduto dietro. Alle 12.10 un signore scruta lo schermo mentre percorreva la strada che arriva direttamente a fianco dei giardini Barbarossa, il pubblico passeggio. Poco dopo, alle 12.15, un altro impiegato sembra guardare le mail sul tablet che imbraccia con destrezza mettendolo attaccato alla parte più bassa del volante.

La situazione non migliora all’incrocio semaforico di piazza Medaglie d’oro. Alle 12.20, una volta fermi al semaforo, ognuno approfitta dell’attesa per dare un’occhiata all’ultimo aggiornamento sui social o per telefonare (anche animatamente). Intanto passa una volante della polizia di Stato, ma l’automobilista riesce appena in tempo a nascondere il cellulare lanciandolo sul sedile del passeggero. Per non parlare poi dei diversi pedoni che, nel punto che incrocia proprio tra via San Colombano e via Agnelli, attraversano senza guardare, chini sullo smartphone. Insomma, una situazione preoccupante che, rappresenta però un quadro fedele degli atteggiamenti e delle cattive abitudini che abbiamo preso tutti noi.