Lodi, la nipote dell'artista: "La cattedrale vegetale? L’hanno fatta crollare"

Francesca Regorda, nipote di Giuliano Mauri, artista lodigiano dell’arte in natura e ideatore della cattedrale vegetale, esprime il suo sdegno sulla condizione dell'opera

Le colonne della cattedrale vegetale sono cadute a causa del vento

Le colonne della cattedrale vegetale sono cadute a causa del vento

Lodi, 22 settembre 2019 - «La Cattedrale Vegetale non è crollata ma è stata fatta crollare: era assolutamente recuperabile invece è stata transennata, non per risolvere la cosa ma per lasciare che la natura facesse il suo corso. Avevamo consegnato alla città di Lodi le chiavi per aprirsi al mondo: Giuliano Mauri è conosciuto ovunque e altrove fanno la fila e pagano il biglietto per vedere la sua opera. Ma non c’è stata la volontà o la capacità di cogliere questa opportunità».

Francesca Regorda, nipote di Giuliano Mauri, profeta lodigiano dell’arte in natura e ideatore della cattedrale vegetale, ci tiene a puntualizzare dopo che il Comune, giovedì, ha deciso di redigere un «progetto di ripristino dell’area», ossia di rimozione di ciò che resta delle 108 colonne lignee, entro il 31 ottobre, per poi riaprire la ciclabile per Boffalora lì accanto, entro il 31 dicembre: «La cattedrale vegetale è viva, si può ammalare ma può guarire: andava fatta la manutenzione. Dopo il primo crollo si poteva ricostruirla pian piano, 2 colonne al mese. Nella prima cattedrale di Arte Sella a Borgo Valsugana che ora ha 17 anni e fa 185mila visitatori paganti l’anno - prosegue Regorda - non ci sono più una pianta o un sostegno originari, sono stati tutti sostituiti nel tempo, e oggi sono cresciute le querce».

L’immagine stilizzata della cattedrale che rappresentava Lodi sul portale turistico regionale in-lombardia.it, intanto, è stata sostituita dal Duomo: «Lodi è una città bellissima - sottolinea Regorda - ma i nostri beni in centinaia di anni non hanno mai portato il turismo; né lo ha fatto qualche artista. Con la cattedrale vegetale, invece, erano cominciati ad arrivare i pullman. Lodi si stava risvegliando; ora sono sinceramente amareggiata. A lungo abbiamo chiesto, come famiglia, uno spazio dove esporre in modo permanente l’archivio di Giuliano Mauri, per creare un circuito di visite tra il centro e la cattedrale nell’Oltre Adda ma questa giunta non ha fatto niente. Noi siamo pieni di progetti: tra le ipotesi anche quella di rifare la cattedrale a Lodi, con privati o in autonomia, col sostegno di sponsor. Ma stiamo anche aspettando che il Comune decida cosa fare sul piano legale; noi ci muoveremo di conseguenza».