Lodi, appello dei commercianti per la Cattedrale vegetale: "Adottate le colonne crollate"

L'associazione Asvicom si mobilita per salvare l'installazione

Vittorio Codeluppi davanti alla cattedrale danneggiata

Vittorio Codeluppi davanti alla cattedrale danneggiata

Lodi, 16 marzo 2019 - La rinascita della Cattedrale vegetale potrebbe passare dai commercianti della città. Del maestoso tempio naturale ideato dall’artista lodigiano Giuliano Mauri, diventato simbolo turistico della città in riva al fiume, sono rimaste in piedi solo 28 colonne (sulle 108 originarie), le altre sono state abbattute da vento e intemperie. L’ultimo episodio lunedì pomeriggio, con raffiche fino a 60 km/h che hanno causato il crollo di altri pilastri.

«Vederla ora ridotta a un cumulo di macerie fa male e non può essere accettato», dichiara il presidente dell’associazione dei commercianti Asvicom, Vittorio Codeluppi, che ieri ha lanciato una proposta coraggiosa per provare a rilanciare l’opera di Mauri. «Siamo sicuri che la Cattedrale vegetale possa essere salvata e ripristinata e ci auguriamo che non sia lontano il giorno in cui, inoltrandosi sulla sponda dell’Adda, sarà ancora possibile ammirarla – spiega –. Non sappiamo quando potrà accadere, ma capiamo che è necessario fare qualcosa presto, prima che il tempo assopisca inevitabilmente il senso di urgenza e il desiderio di riscatto suscitati dal disastro di pochi giorni fa. Un gesto fatto con generosità e passione: lo merita la figura di Mauri, lo merita la città. Non sarebbe accettabile pensare solo di rimuovere le colonne crollate, magari per nasconderle in qualche isolata area di deposito».

Per questo l’associazione dei commercianti di Lodi ha pensato di far “adottare” a cittadini, enti, associazioni e istituzioni le colonne di legno crollate, per lasciare un segno tangibile in tutta la città. «Facciamo ritornare le colonne dentro la vita e il paesaggio di Lodi trovando enti, istituzioni, associazioni e privati disponibili a ospitarle una ad una, garantendone l’efficiente installazione in base a precise indicazioni tecniche e prendendosi cura delle querce messe a dimora all’interno – dice il presidente di Asvicom –. Una sorta di adozione, che aiuterebbe a superare il senso di vuoto lasciato dal crollo della Cattedrale anche in ognuno dei Comuni lodigiani». Per Codeluppi si potrebbe partire dai nuovi residenti, gli studenti che frequentano la facoltà di Veterinaria e vivono a Lodi. «Installiamo qualche colonna nelle residenze di Italia in Campus per gli universitari, dove vivono giovani che rappresentano la più grande risorsa su cui investire per il futuro di Lodi», anticipa Codeluppi.

Intanto il Broletto non ha ancora sciolto le riserve sul futuro dell’opera d’arte. La Giunta Casanova, che ha stanziato a bilancio circa 12mila euro per una progettazione che comprende anche la fase esecutiva, aspetta il parere del progettista che dovrà valutare se conviene procedere con la ricostruzione del sito in riva al fiume o passare alla demolizione di quanto rimasto.