Lodi, l'appello dei commercianti: "Salviamo la Cattedrale Vegetale"

Vittorio Codeluppi: è un simbolo e volano per l’economia

La Cattedrale Vegetale sorge in riva al fiume Adda immersa tra la natura

La Cattedrale Vegetale sorge in riva al fiume Adda immersa tra la natura

Lodi, 25 ottobre 2018 - «Ricostruiamo la Cattedrale Vegetale. Serve uno sforzo collettivo. Attorno a questo progetto devono riunirsi le migliori energie della città». A lanciare l’appello è stato ieri il presidente dell’associazione del commercio A.Svi.Com Vittorio Codeluppi. Le sue parole sono arrivate dopo che, domenica sera, a causa del forte vento che si è riversato sulla città, una ventina di colonne dell’opera d’arte che sviluppa un’idea del compianto Giuliano Mauri sono crollate al suolo. La Cattedrale vegetale, inaugurata il 24 aprile 2017 in questo anno e mezzo, ha attirato numerosissimi spettatori e ospitato anche spettacoli.

Un primo crollo si era verificato ad agosto, con una colonna che aveva ceduto a causa di un problema al terreno. Poi, a fine settembre, due delle colonne 108 colonne di legno si sono inclinate e sono state successivamente rimosse. Il problema, per quanto fatto sapere, pareva essere legato a un fungo che ha intaccato il terriccio e si è letteralmente mangiato il legno, diventato polvere. Quindi domenica sera, l’ultimo disastro. L’amministrazione comunale, dopo un incontro avvenuto martedì con i rappresentanti della famiglia Mauri, ha annunciato la volontà di disporre una super perizia per capire i reali motivi della situazione. «Quello di A.Svi.Com vuole essere un appello alla città, affinché le migliori energie si coalizzino per un obiettivo comune, cioè riparare la Cattedrale Vegetale, che ormai rappresenta un simbolo di Lodi - afferma Codeluppi –. Da parte nostra c’è la massima disponibilità a confrontarci con tutti coloro vorranno unirsi a questa iniziativa per condividere un progetto comune». Codeluppi precisa anche che l’iniziativa di A.Svi.Com punta a smuovere la situazione di stallo, con un gesto coraggioso.

«Non vogliamo fare polemica e non vogliamo gettare colpe addosso a nessuno – aggiunge il presidente di A.Svi.Com –, in questo momento non ci interessa sapere chi ha sbagliato e che certamente dovrà pagare, vogliamo invece guardare avanti, al futuro, per capire come è possibile intervenire in tempi rapidi per salvare la Cattedrale Vegetale e restituirla alla città. La Cattedrale Vegetale è ormai un simbolo di Lodi conosciuto in tutta Italia, e rappresenta un volano per il nostro sistema turistico e non possiamo permetterci di abbandonarla al proprio destino».