Cattedrale vegetale: l'opera di Mauri cresce sulle rive dell'Adda

Lunedì pomeriggio in cantiere attesa la visita di Sgarbi. I lavori potrebbero concludersi ad ottobre

La visita al cantiere con l'assessore Andrea Ferrari

La visita al cantiere con l'assessore Andrea Ferrari

Lodi, 16 luglio 2016 - Un'opera d'arte in ritardo rispetto alle previsioni e che ora però comincia a prendere forma. Si tratta della Cattedrale vegetale, fortemente voluta dall’artista lodigiano Giuliano Mauri, che nel suo testamento aveva dichiarato di volere che fosse realizzata sulle rive dell’Adda, dove ora Comune e Fondazione Giuliano Mauri hanno installato il cantiere. Sull’inizio dei lavori slittati rispetto alla tabella di marcia (la cattedrale sarebbe dovuta pronta per l’inizio di Expo) si è espresso, ieri, il sindaco Simone Uggetti: "Si è rivelato necessario procedere a operazioni di bonifica che hanno ritardato il tutto – ha spiegato – purtroppo imprevisti di questo genere possono accadere, e solo chi non ha mai lavorato in questo campo, come molti ‘leoni’ da tastiera che si sono espressi sul tema, non sa che cose del genere possono succedere. Non è stato poi possibile scegliere un altro luogo perché altrimenti non avremmo rispettato il testamento dell’artista". L’assessore Andrea Ferrari ha invece ricordato il ritorno che l’opera potrebbe avere sulla città, anche a Expo finito, e ha voluto ringraziare tutti gli sponsor dell’iniziativa: "La Cattedrale sta attirando sempre di più l’attenzione nazionale, assieme alla figura di Mauri – ha detto – basta pensare alla visita guidata al cantiere che avrà luogo qui con il critico d’arte Vittorio Sgarbi lunedì alle 16,30 e ai 5.300 visitatori della mostra su Mauri, installata nella chiesa di San Cristoforo durante Expo, contro la coeva esposizione di ceramiche lodigiane, vista da 2.600 persone. Inoltre, voglio ricordare che la Cattedrale non è costata nulla all’Amministrazione: i 280.000 euro investiti nel progetto provengono dai nostri sponsor (Regione Lombardia, Fondazione BPL, Baroni Srl, Fabo Srl, Ibsa Srl, Innocenti Depositi Spa, Lgh Spa, VIscolube Srl, Star Spa, Zucchetti Spa). L’opera ha inoltre ricevuto il patrocino della Triennale di Milano".

A coordinare i lavori dal punto di vista artistico sono invece i figli e nipoti di Mauri, riuniti nell’Associazione Giuliano Mauri. Tra loro, Francesca Regorda, nipote dell’artista, si è detta soddisfatta dell’andamento dei lavori e ha dato qualche dettaglio «tecnico» in più: "A ottobre saranno piantate nelle 108 colonne di abete e castagno, ora giunte a metà altezza, altrettante querce – ha illustrato – e dovremmo finire a ottobre con la piantumazione delle querce, ma è difficile dire esattamente il giorno di chiusura del cantiere, molto dipende anche dal microclima trattandosi di un’opera fatta di elementi naturali".