Castiraga Vidardo, il termovalizzatore si farà largo

L’aumento dei rifiuti non passerà dalla Valutazione ambientale

Il termovalorizzatore Ecowatt Vidardo

Il termovalorizzatore Ecowatt Vidardo

Castiraga Vidardo (Lodi), 22 giugno 2018 - L'iter per l’aumento dei rifiuti trattabili nel termovalorizzatore Ecowatt Vidardo non passerà attraverso la procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale): la segreteria provinciale del Pd accusa il presidente della Provincia di «silenzio e inerzia» ma Francesco Passerini replica «è una decisione tecnica, non politica».

Un dato è certo: questo passaggio, sancito da una determina del 30 maggio, avvicina Ecowatt ad ottenere l’aumento richiesto a dicembre 2013, ovvero di bruciare il 25% in più di rifiuti, passando da 76 a 96 tonnellate al giorno, dalle 27.935 alle 35mila all’anno. Inoltre l’azienda potrà aumentare lo stoccaggio dei rifiuti del +56% passando da 2.020 metri cubi a 3.160. A partire all’attacco è il Pd, che accusa Passerini (Lega) di «abdicare» alla difesa del territorio, non esercitando «in pieno tutte le prerogative di legge», giudicando «se fosse o meno opportuno sottoporre la proposta ad una Via, come principio di precauzione».

Tutto ciò anche in «spregio alle richieste dei 7 comuni dell’area: Sant’Angelo, Borgo, Valera, Caselle Lurani, Casaletto, Salerano, Marudo», «che con giusto scrupolo e facendosi portavoce delle preoccupazioni della cittadinanza avevano confidato in verifiche più approfondite». Anche Giuseppe Di Silvestre, segretario Pd di Sant’Angelo, scrive al sindaco leghista Maurizio Villa, parlando di «decisione unilaterale della Provincia» e appellandosi a lui per ottenere «verifiche più approfondite». «È una pratica gestita dal Pd da tempo (alla guida della Provincia fino a febbraio, ndr), che io seguo da pochi mesi durante i quali ho promosso un incontro tecnico con il sindaco di Castiraga, Emma Perfetti replica Passerini – La soglia per cui scatta l’obbligo di Via sono le 100 tonnellate, ma la richiesta è di arrivare a 95 per cui il procedimento non è assogettabile. Di politico non c’è niente».

Il Pd parla anche di «falla del mancato parere dell’Arpa e del nulla osta dell’Unità Operativa Trasporti della Provincia senza aver nemmeno provato a stimare gli effetti del transito di 350 autotreni in più all’anno». Dalla determina emerge che le risposte di Arpa e dell’Unità erano arrivate già a settembre: Arpa aveva precisato che, in «mancanza di convenzione», non disponeva «delle risorse necessarie»; mentre sia l’Unità sia poi a gennaio l’Ats avevano detto no alla Via.

«Se facessimo diversamente la ditta potrebbe fare ricorso e lo vincerebbe – spiega il funzionario della Tutela Ambiente dell’ente – Ogni atto della Provincia, comunque può essere impugnato entro 60 giorni». «Il Pd cerca di scaricare le proprie responsabilità, come nel caso dell’ex discarica Pantaeco a Coste Fornaci – conclude Passerini – Siamo stati tirati in ballo sulle fideiussioni per le bonifiche; invece è poi emerso che l’intestazione delle assicurazioni passò, già dal 30 giugno 2016, dalla Provincia al Comune di Casalpusterlengo».