Castiraga Vidardo: raddoppio Ecowatt, il Comune pronto al ricorso

Il sindaco consulta un legale per bloccare il raddoppio

L’impianto Ecowatt di Castiraga Vidardo (Lodi)

L’impianto Ecowatt di Castiraga Vidardo (Lodi)

Castiraga Vidardo (Lodi), 17 luglio 2018 - Il parere legale arriverà giovedì. Il sindaco di Castiraga Vidardo Emma Perfetti ieri ha incontrato un avvocato per valutare la possibilità di presentare un ricorso al Tar sulla vicenda Ecowatt. Si cerca un appiglio giudiziario per ostacolare la decisione della Provincia che il 30 maggio, attraverso una determina, ha aperto all’iter per l’aumento dei rifiuti trattabili nel termovalorizzatore di Castiraga Vidardo. L’amministrazione comunale ha tempo fino alla fine del mese per impugnare la determina provinciale.

Il documento firmato dall’ente di via Fanfulla ha decretato che l’ampliamento non passerà attraverso la procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale). Con questo passaggio, Ecowatt si avvicina a ottenere l’aumento richiesto a dicembre 2013, ovvero di bruciare il 25% in più di rifiuti, passando da 76 a 96 tonnellate al giorno, dalle 27.935 alle 35mila all’anno. Inoltre l’azienda potrà aumentare lo stoccaggio dei rifiuti del +56% passando da 2.020 metri cubi a 3.160. «Siamo preoccupati per i nostri cittadini - spiega il sindaco Perfetti - Ho incontrato l’avvocato per poter valutare una via legale per riuscire ad affrontare questa richiesta. Chiediamo solo più controlli in modo da rassicurare i lodigiani che vivono vicino all’impianto»

Per il momento il Comune di Castiraga Vidardo agirà da solo. Intanto, la situazione sta allarmando anche i sette comuni dell’area: Sant’Angelo Lodigiano, Borgo San Giovanni, Valera Fratta, Caselle Lurani, Casaletto Lodigiano, Salerano sul Lambro, Marudo, che da tempo hanno chiesto verifiche più approfondite. «Per noi è fondamentale rendere assoggettabile alla Via questo ampliamento - dice il sindaco di Castiraga Vidardo - Non sono pronta a trattare con Ecowatt. Si tratta di una società che ogni anno è inadempiente. Ogni anno, secondo una convezione, Ecowatt deve versare 30mila euro nelle casse comunali, ma il contributo arriva sempre in ritardo e  quasi sempre  dobbiamo  procedere per vie legali  con un decreto ingiuntivo» . 

Sul caso Ecowatt si è scatenata la bagarre politica. Oltre al Partito democratico e a Fratelli d’Italia, si è opposto anche il Movimento 5 Stelle che grazie al consigliere regionale Marco degli Angeli ha depositato a fine giugno un’interrogazione con risposta scritta in Regione Lombardia. Ma a guardare da sempre con forti dubbi i camini dell’impianto, sono anche i cittadini, preoccupati di cosa si è riversato e cosa si riversa nell’aria. In origine Ecowatt avrebbe dovuto bruciare gli scarti di lavorazione di una cartiera adiacente. Poi, la cartiera è fallita e il bruciatore con il tempo è diventato a combustibile da rifiuto. «Qui bisogna tutelare i cittadini che sono preoccupati - dice il sindaco di Castiraga Vidardo - Valuteremo ogni strada. Decideremo se procedere da soli o insieme agli altri Comuni. Servirà qualche giorno perché dobbiamo capire come poter impugnare la determina della Provincia. Chiediamo almeno di avere una Valutazione d’impatto ambientale su questa struttura che da tempo è sul nostro territorio».