Lodi, cassa chiusa: 'posto occupato' da una vittima di femminicidio

Iniziativa alla Coop per sensibilizzare le persone in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne

Posto occupato alla Coop per ricordare le vittime di femminicidio

Posto occupato alla Coop per ricordare le vittime di femminicidio

Lodi, 23 novembre 2018 - Una cassa chiusa, un 'posto occupato' da una donna che avrebbe potuto essere lì, a fare la spesa, e invece non c'è perché è stata vittima di femminicidio.

La Coop di Lodi oggi, per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, ha posizionato in una cassa centrale il busto di un manichino di una donna, vestita di rosso ma col viso coperto da un cappello, a simboleggiare una vittima di violenza e si è richiamata alla campagna nazionale 'Posto occupato' che prevede che si lasci un posto a sedere, o comunque uno spazio fisico, vuoto per ricordare le vittime di violenza e, in particolare, di femminicidio, la forma più cruenta ed estrema che ormai si verifica con una media di un caso ogni tre giorni.

Tutto intorno, scarpe rosse, anche queste usate come simbolo di violenza sulle donne, con addobbi dello stesso colore ma anche tanti cuori rossi con frasi scritte dalle dipendenti, spontanee o che citavano Shakespeare o la canzone 'Quello che le donne non dicono' di Fiorella Mannoia. "'Posto occupato' - spiegano al punto vendita - è un gesto concreto, dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Le persone vedono la cassa e molte di loro si fermano. Guardano, riflettono. Questo è il nostro scopo".