Caso mense a Lodi, protesta a tempo di Rock contro il regolamento

Il coordinamento: pagheremo il pasto a 204 famiglie

Il pubblico a uno dei 15 concerti

Il pubblico a uno dei 15 concerti

San Martino in Strada, 12 novembre 2018 - «Il “caso Lodi” sulla mensa scolastica dei bambini ha avuto una tale cassa di risonanza ed era talmente facile farsi un’idea comune, che abbiamo messo insieme il ‘Mad Festival’ in poco tempo, con l’adesione immediata delle prime quindici band contattate, ed altre che si sono già prenotate per eventi futuri». Matteo Cavalleri, ex fondatore del Clam e tra i promotori del Music Against Discrimination Festival, dopo il successo di ieri che ha portato, a partire dalle prime ore del pomeriggio (ma poi l’intrattenimento è andato avanti fino a sera), prima le famiglie con bambini, poi alcune centinaia di giovani e adulti, nell’area feste all’aperto concessa gratuitamente dal Comune (insieme alla corrente elettrica), racconta che è bastato un gruppo di whatsapp per raccogliere le disponibilità: «Il Mad Festival nasce all’insegna della solidarietà: i locali coinvolti doneranno il ricavato che, tolte le spese, verrà devoluto al comitato Uguali Doveri». «È bello che queste persone abbiano deciso di dire “no” con la musica al razzismo strisciante e di regalarci questo evento – commenta Michela Sfondrini di Uguali Doveri –. A due mesi dall’inizio della scuola ricordo che solo due famiglie extracomunitarie hanno ottenuto le agevolazioni, una per via giudiziale: le altre stanno ancora aspettando che il Comune risponda».

«Ad oggi – aggiunge – abbiamo raccolto più di 160 mila euro che useremo esclusivamente per pagare la differenza tra il costo pieno e quello scontato per reddito dei servizi. Ci sono scaglioni diversi, ma a grandi linee noi paghiamo poco meno di 3 euro di integrazione per pasto mensa a 204 famiglie: circa 600 euro al giorno. Poi lo scuolabus a una sessantina di bambini, circa 120 euro l’anno ciascuno, e il pre e/o post scuola a una ventina di famiglie, circa 90 euro l’anno ciascuno. I fondi raccolti col Festival serviranno a sostenere il comitato che finora si è autofinanziato: per pagare, ad esempio l’affitto del Verri, volantini, eventuali ricorsi». «Credo che il razzismo, mai sconfitto, vada combattuto subito, appena si ripresenta» conclude il sindaco Luca Marini, spiegando l’ospitalità data al Festival.