Lodi-Piacenza, la guerra del casello

Via il cartello sull’Autosole che indica la città emiliana. Conto da 40mila euro per ribattezzare l’uscita

L’uscita  a nord del Po sarà “Basso Lodigiano”

L’uscita a nord del Po sarà “Basso Lodigiano”

Guardamiglio (Lodi), 18 dicembre 2018 - Per i sindaci del Lodigiano è una battaglia d’identità. Cambierà nome il casello sull’autostrada A1 Milano-Bologna, finora battezzato Piacenza Nord, che diventerà Basso Lodigiano. Il via libera è arrivato venerdì dopo un lungo iter. A dire sì al cambio di denominazione è stato il sottocomitato per la Toponomastica autostradale che ha infatti avallato la richiesta di 13 sindaci del territorio approvando la modifica per l’uscita autostradale, che già si trova nel Lodigiano e che porta a Guardamiglio e San Rocco al Porto. Decisivo l’intervento del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il lodigiano Guido Guidesi, esponente della Lega, che a San Rocco al Porto è cresciuto, che ha fortemente voluto il cambio di nome.

«Nelle ultime settimane mi sono fatto carico delle richieste dei sindaci – spiega Guidesi –. Il casello si trova in Lombardia in un’area con una storia, un’anima e un’identità molto forte e contraddistinta. È un ulteriore segnale per evidenziare la nostra volontà di emergere come territorio unico e con caratteristiche culturali, gastronomiche e paesaggistiche proprie». La vicenda si chiuderà dopo una trattativa lunga e complicata. Dopo il primo stop del 2011 si era di nuovo arenata nel 2013. In quell’occasione Società autostrade aveva approvato a patto che gli oneri venissero sostenuti dai propositori. Il costo dell’operazione ammontava a circa 40mila euro e includeva il cartello e la variazione della toponomastica. La crisi economica però, aveva impedito ai comuni interessati di dedicare fondi alla variazione di denominazione. «Per noi è una novità che servirà a valorizzare il territorio – commenta il presidente della Provincia, Francesco Passerini, che è anche sindaco di Codogno –. Per noi sindaci del Basso Lodigiano è un passaggio fondamentale per far crescere anche il turismo in una fetta importante del Lodigiano».