Resta in cella Ebrahim Hydara , il 25enne del Gambia accusato di aver ucciso il coinquilino , il 45enne romeno Adrian Mihaes , la notte tra giovedì e venerdì al civico 4 di via Borsellino. Ieri il giovane è comparso davanti al gip del Tribunale di Lodi per la convalida dell’arresto: il giudice ha accolto la richiesta della Procura, motivando la decisione con il pericolo di fuga e la reiterazione del reato.
Le parole dell'avvocato
"Ebrahim è molto provato, professa strenuamente la propria innocenza – spiega l’avvocato di fiducia Enrico Cortesi dello studio Boc di Bergamo, affiancato dalla collega Elisa Albini –. Al momento però la sua versione non è ritenuta credibile".
Il racconto dell'accusato
Il legale riporta il racconto dell’assistito: "Intorno alle 11 di sera D.B. (il padrone di casa, ndr ) sarebbe entrato nella sua stanza per ricordagli che l’indomani avrebbe dovuto lasciare l’abitazione , quindi Ebrahim sarebbe sceso in macchina per prendere le casse bluethoot per ricaricarle, lasciando il cellulare in camera . Ha lasciato il portone e il cancellino aperti, ma quando arriva su la porta è chiusa, non gli riaprono, non sa cosa fare e dopo aver camminato per circa un chilometro passa la notte su una panchina . Il giorno dopo torna per riprendersi le sue cose, scopre l’accaduto e gli dicono che i carabinieri lo stanno cercando".
Richiesta per il riesame
La difesa farà richiesta per il riesame. "Contestiamo sia il pericolo di fuga sia il pericolo di reiterazione del reato . Avevo conosciuto Ebrahim in passato, mi sembra un ragazzo di indole assolutamente pacifica ".
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