Casalpusterlengo, ospedale Covid vuoto: scatta la protesta

Ci sono quaranta posti, ma al massimo si è arrivati a occuparne sette. La città ha il timore che in futuro possa essere chiuso

Un paziente affetto da Coronavirus in ospedale (foto d'archivio Ansa)

Un paziente affetto da Coronavirus in ospedale (foto d'archivio Ansa)

Lodi, 9 giugno 2020 - Teminata la fase di emergenza Coronavirus a Casalpusterlengo, cittadina del Lodigiano al centro della zona rossa, ora arriva la preoccupazione per l'ospedale dove, smantellando alcuni reparti, è stato allestito uno spazio con 40 posti letto per i malati post Covid (quelli dimessi dall'ospedale ma ancora non negativi) finora occupato al massimo da 7 pazienti.

"Adesso sono cinque. È un esempio di follia" ha commentato Gianfranco Concordati, consigliere comunale Pd ed ex sindaco. "In un giorno hanno sgomberato tutto. Hanno ridotto i posti letto di oncologia da 30 a 20 in una provincia con una percentuale alta di malati, tolto il day hospital, la geriatria". "Una struttura Covid come quella si poteva fare in un altro posto - ha aggiunto -. A Milano hanno anche usato un albergo. Non c'era bisogno di smantellare l'ospedale".

La preoccupazione non è solo del consigliere dem. La pagina facebook 'Quale futuro per il polo oncologico di Casalpusterlengo?' ha già oltre mille iscritti. "Ci batteremo fino alla fine per la riapertura di tutti i reparti, compresi di letti, strutture ospedaliere,il tutto sanificato a dovere" è uno dei commenti sulla pagina che considera insufficiente la promessa del sindaco Elia Delmiglio di ricostruire la commissione speciale per lo studio e il monitoraggio della gestione del servizio ospedaliero.