Casalmaiocco, bimbo preso al volo e salvato: "Ho ancora i brividi"

Con il suo corpo ha fatto da cuscino anche al 20enne argentino

 Luigi Filipponi, 51 anni, non ha esitato a intervenire

Luigi Filipponi, 51 anni, non ha esitato a intervenire

Tavazzano (Lodi), 17 settembre 2019 - «Ero a Casalmaiocco per lavare l’auto, diretto a un matrimonio, quando mi sono trovato quel bambino tra le mani». È ancora emozionato Luigi Filipponi, 51 anni, residente a Tavazzano, sposato e padre di una figlia di 14 anni, è il “secondo eroe” della vicenda di straordinaria umanità avvenuta sabato mattina nel paesino del Lodigiano. Con il suo corpo ha fatto da secondo cuscino al bambino di 4 anni precipitato dal balcone di casa, a 8 metri di altezza, davanti all’area di servizio Ip e al 20enne argentino che si era gettato per salvarlo. Filipponi è un autista soccorritore e volontario del 118. Alle 9 si trovava all’autolavaggio per caso. «Ero invitato a un matrimonio – racconta –. Ero ancora in tuta e volevo lavare l’auto. Mi sono fermato al distributore e ho visto che cosa stava accadendo. Prima ho aiutato il ragazzo argentino a salire sul tetto del furgone. E poi con grande sincronizzazione, gli ho fatto da più importante cuscino, rovinando a terra a mia volta. Diciamo che io sono subentrato perché non il 20enne non è riuscito a tenerlo per il peso. Così l’ho preso al volo a terra, facendogli da secondo cuscino ed evitandogli, di fatto, di toccare l’asfalto. Tanto che si è solo procurato un’abrasione dietro l’orecchio destro e un grande spavento, ma poco dopo ha pianto, poi sorriso, risposto alle nostre sollecitazioni e grazie al cielo non aveva nulla di rotto. Da quell’altezza sarebbe morto o si sarebbe ferito molto gravemente. Se ci penso ho ancora i brividi». «Mi sono girato di scatto per prendere al volo anche il 20enne ma purtroppo, pur avendo cercato di attutire la caduta, lui si è ferito». «Ricordo in particolare l’umanità della gente, anche quella dei carabinieri – aggiunge –. Parlavano al ragazzino con dolcezza, dicendogli che più tardi avrebbero giocato insieme con le macchinine». Il volontario del 118 era dolorante a una spalla ma, per non perdersi la cerimonia nuziale, ha lasciato i propri dati ai carabinieri e si è allontanato. «La scena è stata spaventosa – sottolinea ancora –. Noi inizialmente abbiamo cercato di calmare il piccolo, di dirgli di tenersi forte, ma poi è stato giusto agire. L’avrebbe fatto chiunque. E quando il piccolo era ormai al sicuro, l’ho messo sdraiato a terra su una maglietta e gli ho chiesto se aveva visto Spiderman, gli ho parlato della maglietta che indossava, con i Power rangers e lui, non voleva più lasciarmi. Presto andrò a trovarlo». Filipponi si schermisce, ma rivela un particolare ironico. «E pensare che un collega, senza sapere nulla dell’accaduto, quando sono arrivato al matrimonio, mi ha anche redarguito per i 10 minuti di ritardo accumulati». Intanto a Tavazzano il sindaco Francesco Morosini annuncia di stare «valutando una segnalazione istituzionale e o la benemerenza civica per questo concittadino».