Si accoltellò e incolpò il passeggero: ora il capotreno vuole patteggiare

Il dipendente di Trenord, residente nel Pavese, denunciò un'aggressione ma in realtà si era ferito da solo

Il fotogramma che incastra il capotreno

Il fotogramma che incastra il capotreno

Lodi, 17 ottobre 2017 - La volontà è di lasciarsi tutto alle spalle. E di farlo subito. Per questo il capotreno Davide Feltri ha chiesto al suo avvocato di avviare le trattative con la procura di Lodi per il patteggiamento. Il dipendente di Trenord, 45 anni, residente nel Pavese, ha voglia di uscire al più presto dalla palude di questa storia, che l’ha portato alla sospensione dal servizio. Un calvario iniziato alle 7.20 del 19 luglio scorso, quando aveva denunciato ai carabinieri di Codogno di aver subito un’aggressione sul convoglio Piacenza-Milano Greco Pirelli, all’ingresso della stazione di Santo Stefano Lodigiano. Ma la ferita, con un coltello a serramanico di 11 centimetri, se l’era in realtà inflitta da solo, conficcandosi la lama dritta nella mano destra. Feltri adesso è accusato di calunnia, simulazione di reato e interruzione di pubblico servizio.

Nei giorni scorsi, tramite il suo avvocato, il ferroviere ha avviato le trattative con la procura di Lodi. È in corso una discussione. L’ultima parola, per accogliere o respingere il patteggiamento, spetta però al giudice per l’udienza preliminare di Lodi, che inizierà ad affrontare il caso e a valutare gli estremi dell’accordo nelle prossime settimane. Decisiva anche la posizione di Trenord, che potrebbe chiedere i danni a Feltri per la sospensione del servizio. Il capotreno non aveva confessato subito di aver simulato l’aggressione.

Il pm Alessia Menegazzo aveva dovuto interrogarlo due volte e poi il 26 luglio scorso aveva confessato, incastrato anche dai fotogrammi delle telecamere della stazione di Santo Stefano Lodigiano, di essersi portato il coltello da casa e di essersi ferito perché voleva incastrare un ghanese di 25 anni, senza fissa dimora, con i capelli in dreadlocks, con il quale aveva litigato la sera prima dell’episodio sullo stesso treno. Di quelle minacce non aveva parlato con nessuno. Ai carabinieri, infatti, Feltri aveva spiegato di essere stato ferito alla mano dopo una colluttazione con un ragazzo di colore. Tutto falso.