Capotreno ferito da uno straniero. E' ancora caccia all'aggressore

Sindacati Lombardia a Sorte: "Serve un piano coordinato". Sentiti altri testimoni molestati

Un treno Trenord

Un treno Trenord

Santo Stefano Lodigiano, 20 luglio 2017 - E' stato bloccato e subito liberato un ragazzo, nordafricano, senza fissa dimora, raggiunto dagli uomini della Squadra mobile di Lodi e della Polfer sulla banchina della stazione di Lodi intorno alle 20.15 di mercoledì, perchè sospettato di aver accoltellato alla mano il controllore di Trenord, D.F., 45 anni, residente nel Pavese, che gli chiedeva il biglietto sul treno 20410 della tratta Piacenza-Milano Greco Pirelli. Giovedì notte, il presunto aggressore è stato rilasciato su richiesta della Procura di Lodi. Continua così la caccia all’uomo, nel Lodigiano e non solo. L'unico elemento utile, al momento, è la descrizione dell'aggressore fornita dal capotreno.Il suo aspetto coincide con la descrizione fornita da decine di pendolari: "Un giovane intorno ai 25-30 anni, alto circa un metro e 80, magro, con i capelli raccolti in treccine, con indosso un paio di jeans e una maglietta rossa".

Oggi sono stati risentiti i testimoni e soprattutto il capotreno accoltellato. L'urgenza, come ha spiegato il procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro, era quella di ricostruire di nuovo e con nuovi dettagli come sono andati i fatti. Dopo il racconto della vittima, infatti, con il passare delle ore dagli inquirenti si sono presentati anche persone che hanno raccontato che, prima dell'accoltellamento, l'aggressore avrebbe molestato anche loro. Tanto che stamattina il procuratore Chiaro spiegava che "dobbiamo e vogliamo avere il quadro completo e per questo ci vorrà parecchio lavoro". In considerazione, tra l'altro, si stanno tenendo anche le diverse immagini che la vittima ha postato su Facebook, a partire dalla prima nella quale si vede il coltello ancora infilato nella mano, nei primissimi istanti del dopo-aggressione. Tutto viene considerato molto attentamente. Perché tutto potrebbe portare più velocemente a risolvere il caso. Nel corso delle indagini sono state già controllate diverse persone. Nessuna, però, è ancora stata fermata o arrestata.

Oggi in procura si sono succeduti diversi summit tra forze dell'ordine e magistrati. In queste ore, tra l'altro, si sta cercando di visionare fotogramma per fotogramma tutte le diverse immagini delle stazioni ferroviarie dalle quali potrebbe essere partito l'aggressore. La scorsa notte gli inquirenti hanno continuato a lavorare per cercare di assicurare alla giustizia l'accoltellatore e per stanotte si prevede lo stesso. Perché, come ha spiegato il procuratore: "L'uomo potrebbe tornare a colpire di nuovo"

Questa mattina, in Regione Lombardia, si è svolto l'incontro tra Cgil, Cisl, Uil Lombardia, i sindacati di categoria dei trasporti, e l'assessore regionale Alessandro Sorte. I sindacati - si legge in una nota - hanno rilevato con disappunto la mancata presenza all'incontro di Trenord, il cui impegno è indispensabile per ricercare soluzioni adeguate alle difficoltà che si presentano quotidianamente. Cgil, Cisl e Uil regionali hanno chiesto che sia effettuato un monitoraggio degli episodi di violenza in ambito di trasporto ferroviario, per tutelare sia i lavoratori che i passeggeri utenti sui treni e nelle stazioni. 

A detta delle sigle sindacali, "occorre definire un piano di interventi, coordinato con istituzioni, aziende e forze dell'ordine, per garantire una maggiore sicurezza oltre alla gestione degli episodi di emergenza. Il problema è sul tavolo da tempo ma ad oggi non sono stati individuati percorsi praticabili per arginare le continue manifestazioni di aggressività e violenza. Nell'interesse di garantire alla comunità viaggiante, lavoratori e passeggeri, le migliori condizioni di sicurezza, Cgil, Cisl e Uil Lombardia si attendono dalla Regione risposte concrete nell'immediato, con il coinvolgimento di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza) che ha già esperienza in questo campo. Occorre inoltre un progetto coordinato di investimenti".