'Il Cammino di San Colombano', l'itinerario religioso festeggiato a Bruxelles

E' considerato una delle quattro buone pratiche di valorizzazione del patrimonio religioso in Europa

Mauro Steffenini di San Colombano a Bruxelles per raccontare il cammino

Mauro Steffenini di San Colombano a Bruxelles per raccontare il cammino

San Colombano, 12 marzo 2018 - Tra le quattro “buone pratiche” di valorizzazione del patrimonio religioso d’Europa presentate a Bruxelles alla conferenza della Comece, Commissione delle conferenze episcopali della Comunità Europea, c’era anche il pellegrinaggio di San Colombano dall’Irlanda a Bobbio.

Si tratta di un cammino di fede da sempre sostenuto dal banino Mauro Steffenini, presidente dell’associazione “Amici di San Colombano per l’Europa”,valutato come segno di ricchezza spirituale e culturale che il cristianesimo ha lasciato nei secoli. Questo percorso, insieme al restauro della cappella di San Martino a Stari Brod in Croazia, agli inni cantati nella regione di Samogitia in Lituania e alla cattedrale di Chartres in Francia, è appunto tra le quattro buone pratiche di valorizzazione del patrimonio religioso riconosciute da Comece. E proprio Steffenini è stato accolto a Bruxelles, per parlare dell’itinerario, alla presenza di Paul Tighe, segretario del concilio pontificio per la cultura.

Colombano ha viaggiato per l’Europa: Cornovaglia, Francia, Bretagna, scoprendo città come Besançon, Nevers, Orlèans, Tours, Nantes, Paris, Metz, Rouen, Parigi e Strasburg. Quindi ora l’itinerario non è più un semplice cammino ma una vera via del pellegrinaggio in cui si rilascino credenziali nell’ultimo tratto di circa 120 chilometri da Milano a Bobbio (ultime due tappe della vita di Colombano), da farsi a piedi, in bicicletta o a cavallo. Per “Cammino di San Colombano” si intende l’insieme delle località toccate dal monaco irlandese durante la sua “peregrinatio pro Christo” e in gran parte citate nella “Vita Columbani” di Giona di Susa, che ne scrisse la biografia pochi anni dopo la morte dell’Abate. Nel 2014 è nata anche l’Associazione Europea con l’intento di dar vita a un nuovo Itinerario Culturale Europeo.