Bufera sul candidato vicesindaco

Lodi, Milanesi bestemmia durante una commissione. La Lega: il centrosinistra gli faccia fare un passo indietro

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di Paola Arensi

Scoppia la bufera politica a Lodi, nel bel mezzo della campagna elettorale per le amministrative del 12 giugno. I toni si stanno infatti surriscaldando e ogni comportamento dei candidati alla poltrona di sindaco o al Consiglio comunale è sotto la lente degli avversari politici. L’ultimo caso è scoppiato giovedì scorso, quando il consigliere di opposizione in Palazzo Broletto Francesco Milanesi, ha pronunciato una bestemmia durante una commissione comunale. Milanesi si propone, nelle imminenti amministrative di Lodi, per un nuovo mandato in Consiglio comunale a supporto del candidato sindaco di centrosinistra Andrea Furegato. Forse anche con un ruolo di primo piano in Giunta. L’episodio ha subito provocato indignazione. "Da un estratto video, condiviso a più riprese sui social, della commissione comunale Welfare del 14 aprile che tra l’altro era “giovedì santo” – afferma Alessandro Canevari, segretario cittadino della Lega –, si può udire, chiaramente, una bestemmia del consigliere di opposizione Milanesi. È una cosa che va oltre la vergogna. Perché al di là del fatto che l’interessato pensava di avere il microfono spento, Milanesi, durante una seduta di commissione, in cui per altro beneficia di un gettone di circa 50 euro, dimostra chiaramente a tutti i cittadini di non occuparsi affatto di ciò che riguarda la seduta". "Il signor Milanesi, da cinque anni, siede tra i banchi dell’opposizione e porta avanti una politica fatta di pochi contenuti e tantissimi attacchi personali nei confronti del sindaco Sara Casanova – aggiunge Canevari –. Ddopo aver bestemmiato in commissione, ha pubblicato sui suoi profili social la foto di Gesù Cristo in croce. E non dimentichiamoci che Milanesi che, nella malaugurata ipotesi in cui Furegato dovesse diventare sindaco, si candida ad esserne il vice".

Da qui la richiesta del Carroccio. "Chiediamo ad Andrea Furegato – conclude Canevari –, non solo di prendere le distanze dal comportamento, ma anche di prendere una posizione netta, tale per cui Milanesi non si candidi alle prossime elezioni amministrative. Perché crediamo che per il centrosinistra, il signor Milanesi non sia certamente il miglior compagno di viaggio da portarsi appresso".

"Sono stato raggiunto – ha spiegato ieri Milanesi – da una telefonata di lavoro durante la commissione. Il microfono era erroneamente acceso e mi è sfuggita una infelice esclamazione. Come cattolico sono naturalmente un peccatore e in tal senso devo rispondere ad altri e alla mia coscienza, cosa che ho fatto, come sempre. Il fatto che qualcuno provi a trasformare mie eventuali trasgressioni come credente in una religione, che consente il pentimento, fa solo sorridere visto che i predicatori inprovvisati farebbero meglio a ricordarsi che solo chi è senza peccato può scagliare pietre. Facciano invece politica con idee e sani principi invece di inventare regolamenti discriminatori e negatori di diritti in contrasto con la dottrina della Chiesa Cattolica. È sui principi che si misurano le questioni e non su un errore, peraltro emendato nelle sedi opportune". Furegato ha detto che non aveva dichiarazioni da fare.