Lodi, strade piene di buche e casse vuote

Per sistemare la rete provinciale arrivano da Roma solo 900mila euro

Strade a Lodi

Strade a Lodi

Lodi, 19 marzo 2018 - «I soldi bastano appena per la messa in sicurezza, con i rattoppi delle buche. Sperando che qualunque Governo si insedi metta mano subito alla legge Delrio che ha paralizzato le Province, nel frattempo ho già iniziato le interlocuzioni con la Regione Lombardia per fare qualche asfaltatura mentre il rifacimento dei manti stradali è impensabile». Francesco Passerini, presidente dalla Provincia da poco più di mese, si trova a fronteggiare l’emergenza strade, generata dal maltempo: brecce ovunque lungo le provinciali, anche se alcune, più trafficate, specie dai mezzi pesanti, o comunque meno manutenzionate nel tempo, sono peggio di altre.

A dare conferma della gravità della situazione è anche il comandante dell’Unione di Polizia Nord Lodigiano, Stefano Spelta, che spiega: «Alla nostra centrale arrivivano in continuazione chiamate di automobilisti che spiegano di aver forato le gomme a causa delle condizioni delle strade, vogliono segnalare i punti più a rischio o anche solo lamentarsi della situazione. In due, dopo aver bucato, hanno chiesto la nostra presenza lungo il tratto lodigiano della Paullese. Ma i percorsi più accidentati, nella nostra zona, sono anche la sp138 tra Villa Pompeiana e Mulazzano, la sp 16 tra Montanaso e Zelo, la sp 159 a Sordio e le ex provinciali, ora comunali, tra Casalmaiocco e Villavesco».

Benché il problema buche sia ovunque, anche Passerini ha un ‘classifica’ dei tratti più danneggiati: «La salatura antigelo, nonché il passaggio dei 53 trattori con lama, purtroppo accentua questo tipo di danni, rovinando l’asfalto – afferma –. Speriamo non nevichi più. Le zone più critiche (oltre a quella del nord est Lodigiano già citata, ndr) sono tra Lodi e Boffalora, lungo le strade a confine col Pavese, nei pressi di Sant’Angelo, tra San Colombano e Ospedaletto (casello A1 di Casalpusterlengo, ndr) e, quindi, nella Bassa, la 234 tra Casale e Codogno e tra questa e San Fiorano, la provinciale per Santo Stefano, quindi anche i collegamenti con Caselle Landi e San Rocco al Porto, dove transitano molto mezzi agricoli e le buche sono di una profondità importante. Continuamo a fare rattoppi ma non sono un toccasana».

Prima della riforma Delrio il Lodigiano riceveva 2,2 milioni per manutenzione strade e scuole. «Dopo, solo 900 mila euro l’anno – sottolinea Passerini –. Possiamo pensare a qualche asfaltatura, senza rifacimento del fondo con raschiatura, ma solo quando le condizioni meterologiche lo consentiranno, altrimenti, se non asciuga bene, poi viene via tutto. Resta dunque una situazione emergenziale e l’unica strada, al momento è aprire un tavolo insieme alle altre province con la Regione».