Lodi, 26 ottobre 2021 - Sono i 'furbetti del Covid'. Nel 2020 avevano chiesto e ottenuto il bonus Covid del Governo per le famiglie in difficoltà, lamentando situazioni di estrema difficoltà. Cifre fino a mille euro per poter andare avanti nei mesi di estrema emergenza per la pandemia iniziata da pochi mesi.
Solo dopo un'indagine della Guardia di finanza di Lodi è stato scoperto che non ne avevano diritto. Così sono finite nei guai 93 famiglie, in gran parte residenti nel Lodigiano, anche nella Bassa, dove tutto è iniziato con la scoperta del virus nell'ospedale di Codogno il 20 febbraio 2020, e che ora dovranno restituire complessivamente 32mila euro ai Comuni che avevano concesso loro la carta spesa. Ai quali si aggiungono 95mila euro di sanzioni amministrative.
Nei giorni scorsi, i finanzieri del Comando Provinciale di Lodi hanno accertato e contestato, sul conto di 93 residenti nel Lodigiano e in un Comune del Milanese, l’indebita percezione del "Bonus spesa Covid- 19", destinati alle famiglie in evidente stato di bisogno e maggiormente colpite dagli effetti economici dovuti all’emergenza pandemica. I militari della Tenenza di Casalpusterlengo hanno accertato che 93 famiglie che avevano sostenuto di trovarsi in condizioni di indigenza, avevano ottenuto il bonus da 18 Comuni del lodigiano e da un Comune del Milanese. Quasi tutti percepivano o il reddito di cittadinanza, o sussidi di disoccupazione o aiuti economici anche di 1.200 euro (il che avrebbe automaticamente escluso il diritto al bonus). Ma nella richiesta avevano ovviamente omesso di dichiararlo. I finanzieri hanno accertato percezioni indebite dei bonus per 32mila euro e multato i trasgressori per un totale di 95mila euro. Ora toccherà ai Comuni interessati intervenire.