PAOLA ARENSI
Cronaca

Studentessa con deficit cognitivo ricorre al Tar dopo la bocciatura e vince. Il motivo

L’alunna è stata ammessa al terzo anno di liceo linguistico. Aveva quattro insufficienze, con voti vicino al 5: da qui la scelta dei docenti di fermarla. I giudici hanno accolto la sua istanza

Studentessa alla prese con i compiti (Archivio)
Studentessa alla prese con i compiti (Archivio)

Lodi, 10 settembre 2023 – Ragazza con deficit cognitivo bocciata a giugno, il Tar la promuove e settimana prossima la manda in classe con i compagni. La motivazione è: "Ritardo nell’applicazione del piano studi personalizzato e impossibilità di rimanere a pari". Respiro di sollievo per la famiglia di una 15enne che frequenta il liceo linguistico Maffeo Vegio di Lodi e a giugno si è vista ripetente. Il Tribunale amministrativo lombardo l’ha infatti ammessa, con la sua classe, al terzo anno di liceo linguistico, seguendo il regolare corso dei suoi studi, senza stop.

Quattro insufficienze vicino al voto 5, a giugno, alla ragazza erano costate la bocciatura. Ma, dato che, a febbraio, le era stato diagnosticato un disturbo e per la famiglia, che è di Lodi, la scuola si sarebbe attivata in merito solo da maggio, il giudice ha riconosciuto il ritardo delle procedure e annullato la bocciatura, riammettendola.

Lunedì, quindi, l’alunna potrà presentarsi regolarmente alla ripresa delle lezioni, grazie a una promozione concessa dal Tar della Lombardia e non perderà l’anno. Per i giudici, "la studentessa ha un deficit cognitivo, ma il suo piano personalizzato è stato adottato dalla scuola soltanto a maggio", quando la diagnosi è di febbraio.

Il Tar lombardo ha quindi riconosciuto, come tardiva, la presentazione del piano educativo personalizzato obbligatorio in questo genere di casi. Un ritardo che, sempre secondo il giudice, non avrebbe consentito alla ragazza di recuperare le proprie fragilità e rimanere al passo con i compagni.

Il presidente del Tar Daniele Dongiovanni venerdì ha quindi annunciato la sospensione della delibera di non ammissione della adolescente, sposando la tesi sostenuta dagli avvocati della famiglia, esperti in materia, Vincenzo La Cava e Massimiliano Pantano, che si sono detti soddisfatti. Per legge, come previsto dal Ministero dell’Istruzione, il piano educativo personalizzato va assunto subito dopo la diagnosi. Nelle scorse settimane anche il Tar del Lazio ha annullato la bocciatura di una ragazzina con sei insufficienze. Però di questo si discuterà in tribunale a maggio 2024. La vicenda quindi non ha ancora una soluzione. Il caso di Lodi invece si è risolto con l’imminente rientro, tra i banchi, dell’adolescente. Red.Cro.