Bimbo di 7 anni rimasto senza posto in classe a San Fiorano: trovata la soluzione

Il piccolo potrà andare al plesso di Santo Stefano utilizzando lo scuolabus di Corno Giovine. La mamma: sono contenta. Il trasporto affidato a volontari mi preoccupava

Mario Ghidelli, sindaco di San Fiorano

Mario Ghidelli, sindaco di San Fiorano

Alle 8 di ieri mattina, la 44enne Emanuela Rotella, appena trasferitasi con tutta la sua famiglia (marito e tre figli in totale) a San Fiorano e rimasta senza un posto a scuola per il figlio di 7 anni, è stata contattata dal Comune per un colloquio avvenuto poco dopo. E così le è stato detto che il bambino poteva iniziare ad andare a scuola a Santo Stefano Lodigiano. Il bimbo non poteva infatti frequentare la primaria di San Fiorano che tra l’altro si trova proprio davanti a casa sua, perché in seconda classe la capienza massima è già raggiunta (ci sono già 27 frequentanti a fronte di un limite legale fissato a 26).

Da giorni le istituzioni, dopo l’allerta della mamma, si stavano muovendo. E fino a poco più di una settimana fa, per ridurre al minimo il tempo di non frequenza del piccolo, la mamma (grazie ad una vettura prestata da un amico di famiglia) aveva portato il bambino nella vecchia scuola di Castiglione (il papà lavora a Castelsangiovanni, provincia di Piacenza, e si alza molto presto al mattino). Poi però la vettura degli amici non era più a disposizione e così il giovanissimo alunno è stato costretto a rimanere a casa da scuola. Ieri mattina l’assessore all’Istruzione del Comune di San Fiorano Elena Pizzigati (il sindaco Mario Ghidelli era all’esterno del municipio), insieme alla preside Cecilia Cugini dell’Istituto comprensivo di Codogno, hanno quindi incontrato il genitore. "Mi hanno chiesto come stava il bambino e la preside ha ribadito che hanno provato in tutti i modi a trovare una soluzione" racconta la mamma, che precisa "credo siano stati gli articoli sui giornali, però, a far muovere tutti, anche se nessuno lo dice. Perché, fino a venerdì l’altro, mi era stata prospettata solo la possibile frequenza nella scuola di Fombio, per quanto scomoda e il trasporto a questo plesso per mezzo di volontari. Una soluzione che però mi impensieriva. Ringrazio anche il Comune per il sincero supporto ricevuto".

L’assessore ha però ribadito che nei piccoli paesi c’è collaborazione e vista la serietà della problematica, per risolvere temporaneamente la situazione: il bambino può iniziare a frequentare a Santo Stefano Lodigiano, scuola che fa parte dell’istituto comprensivo di Maleo. Il Comune di Corno Giovine invece si è reso disponibile per il trasporto col pullmino scolastico, senza chiedere soldi alla famiglia. Il servizio è già attivo per i ragazzi delle scuole medie. Lo scuolabus accompagnerebbe gli studenti più grandi, tornerebbe da Corno Giovine e farebbe salire il bambino di San Fiorano insieme agli altri bambini che studiano a Santo Stefano. "Ci sembra la soluzione migliore, anche perché c’è la promessa dello sdoppiamento delle classi a San Fiorano, da settembre, con l’avvio del nuovo anno scolastico – commenta la mamma –. I locali per farlo ci sono e c’è un ampliamento di mensa, con lavori previsti a breve, che agevolerebbe la novità. Mi hanno inoltre assicurato che, qualora il bambino avesse bisogno dei compiti, farebbero loro da tramite".

"La cosa più importante è che il piccolo vada a scuola, dato che è molto preoccupato per questa prolungata assenza – aggiunge –. Quindi accettiamo. Meglio lo scuolabus, che il trasporto con auto di volontari. "Comunque spero che, anche per altre famiglie, si risolva il problema a San Fiorano e ci sia un futuro diverso. Le famiglie non vanno lasciate sole. E sono contenta che sdoppieranno le classi con calma, anche per preparare i bambini che dovranno separarsi". Della questione si era interessato anche il prefetto di Lodi Enrico Roccatagliata.