Bimbi stranieri esclusi da mensa e scuolabus: frattura tra M5S e Lega

Visioni opposte sul regolamento del Comune. Raccolta fondi: donazioni per 60mila euro

Manifestazione di protesta contro il regolamento scolastico

Manifestazione di protesta contro il regolamento scolastico

Lodi, 15 ottobre 2018 - "A Lodi si pratica la segregazione razziale dei bambini. A Riace si abolisce un modello di integrazione. La vittoria di queste destre orribili e razziste è culturale ancor prima che politica".

Così ieri Matteo Orfini, presidente del Pd, in una giornata che ha visto il 'caso Lodi', rilanciato da più voci, complice anche il fermento per le primarie. A proposito dei 200 bambini extracomunitari che non beneficiano più di agevolazioni per mensa e scuolabus perché il Comune vuole la documentazione sulle proprietà dei genitori certificata dai paesi d'origine, la senatrice del Pd Valeria Fedeli afferma: ''Di fronte alla vergognosa decisione della sindaca di Lodi di ordinare la separazione dei bambini al momento del pasto, Lodi non può essere lasciata sola. Serve una mobilitazione nazionale". Della stessa idea il segretario Pd Maurizio Martina che parla di «apartheid« e invoca, in Italia come a Berlino, "una grande iniziativa antirazzist"«. Interventi anche da 'Piazza Grande' a Roma e dall'ex premier Enrico Letta "Lodi e Riace sono due facce della stessa medaglia: la vergogna«. Le socie di Toponomastica Femminile, che ieri hanno concluso il convegno a Lodi, hanno «Richimato la giunta alle leggi nazionali ed europee contro le discriminazioni".

"La giunta sta applicando una norma che equipara italiani e stranieri. Basta questo per augurare alla sindaca di perdere il suo bambino?« chiede il deputato della Lega Paolo Grimoldi. "La legge è uguale per tutti e deve essere applicata senza deroghe - rimarca l'assessore regionale Pietro Foroni (Lega) - Mi chiedo perché chi sta effettuando una colletta non l'abbia fatto in passato per disoccupati e imprenditori sul lastric". Intanto il coordinamento 'Uguali Doveri' ha annunciato un presidio in Broletto per martedì e lo stop alla raccolta delle donazioni, arrivate a 60 mila euro: «I fondi saranno sufficienti fino al verdetto del Tribunale di Milano in merito al ricorso contro l'atto del Comune considerato discriminatorio ai sensi del diritto nazionale e del diritto Ue«. Ma l'ultima parola è del vicepremier Luigi Di Maio che ha assicurato una soluzione da parte del Ministro Bussetti: "Se alcuni genitori non si comportano bene si multino loro, non i figli".