Lodi, donna no vax rifiuta il ricovero e muore di Covid. Scriveva: "Non sono una cavia"

La 52enne era operatrice giudiziaria al casellario della locale Procura. Sgomenti i colleghi. Portava avanti la sua battaglia anche sui social

Barbara Fisichella (foto da Facebook)

Barbara Fisichella (foto da Facebook)

Lodi, 27 gennaio 2022 - Aveva deciso di non vaccinarsi. "Non sono una cavia", aveva scritto sui social sostenendo con forza la sua contrarietà a sottoporsi all'inoculazione del vaccino anti-Covid. E così Barbara Fisichella, 52 anni, operatrice giudiziaria al casellario della Procura di Lodi e originaria di Codogno, è morta di Covid. La donna, parente di monsignor Rino Fisichella, arcivescovo e presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, anche lui originario di Codogno, era a casa in malattia da una decina di giorni.

Secondo quanto si è appreso, la donna ha rifiutato il ricovero in ospedale quando i familiari hanno chiamato l'ambulanza dopo aver visto, ieri, che faceva una gran fatica a respirare. Poche ore dopo è avvenuto il decesso. Il 28 novembre scorso, sul suo profilo Facebook aveva postato la sua foto, visibile pubblicamente, con la scritta "Io non mi vaccino, non sono una cavia" e l'immagine di un pugno che spacca una siringa. Senza parole i colleghi che lavoravano con lei in Tribunale a Lodi. Una morte prematura che ha lasciato sgomenti, che nelle ultime ore ha fatto partire una serie di riflessioni personali legate alla scelta di non volersi vaccinare.

Sul caso è intervenuto anche il procuratore di Lodi Domenico Chiaro, che guida l'ufficio giudiziario di viale Milano. "È morta di Covid l'unica dipendente no vax che avevamo", ha affermato il procuratore della Repubblica di Lodi commentando il decesso, avvenuto nelle scorse ore. Il magistrato, che nell'ottobre 2020 era stato colpito dal Covid, ha poi lanciato un appello a chi sceglie di non ricevere il vaccino per proteggersi contro il virus. "Chi non si vaccina - aggiunge Chiaro - rischia effettivamente di morire, soprattutto se ci si rifiuta di sottoporsi anche alle cure. La gente deve saperlo". 

Si tratta del secondo caso di no vax deceduta per Covid in provincia di Lodi in poche settimane. A inizio gennaio un'altra donna, Brunella Marchetti, casalinga di 46 anni, è morta per una polmonite bilaterale da Covid al Policlinico di Milano, dopo un mese in terapia intensiva. Originaria di Bertonico, la donna che viva da qualche anno a Pizzighettone (Cremona), era da sempre restia ai farmaci e non si era vaccinata. Nel Lodigiano, provincia che all'inizio della pandemia era stata al centro dell'emergenza sanitaria, circa il 10% della popolazione over 12 non ha ancora effettuato nessuna dose di vaccino.

Un numero che è tra i più bassi della regione, la Lombardia, che è tra quelle che ha vaccinato di più da quando è partita la campagna vaccinale. La provincia di Lodi è però tra le province che al momento hanno meno somministrato le dosi booster. A pesare, almeno all'inizio, è stata la gestione logistica delle inoculazioni. Con l'apertura del nuovo hub di Sant'Angelo Lodigiano la percentuale sta crescendo, passando in poche settimane dal 40% della popolazione al 52% di oggi (dietro al Lodigiano solo la provincia di Milano, con il 51%, e il Pavese con il 50% delle terze dosi somministrate).

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