Una maxi Asst per Lodigiano e Cremasco: il progetto andrà in Consiglio regionale

Ma Lodi chiude: "Avanti così"

Massimo Lombardo è appena stato nominato come nuovo   direttore generale dell’Asst  di Lodi

Massimo Lombardo è appena stato nominato come nuovo direttore generale dell’Asst di Lodi

Lodi, 13 gennaio 2019 - Una maxi Asst con gli ospedali del Lodigiano e del Cremasco. Per ora la proposta resta solo una suggestione intrigante, ma ha tutte le carte in regola per diventare una soluzione che potrebbe dare più peso a due aziende che nelle rispettive Ats (Lodi è con Milano, mentre Crema dipende da Cremona-Mantova) in questo momento hanno un peso specifico quasi ininfluente. Della questione si è parlato durante l’Assemblea dei sindaci che si è tenuta giovedì sera a Palazzo San Cristoforo, alla presenza di 21 dei 60 sindaci lodigiani.

A rivendicare la necessità di prevedere un’unione dei quattro ospedali del Lodigiano, da poco affidati al nuovo direttore generale Massimo Lombardo, con quelli di Crema (che comprende diverse strutture a Crema, Rivolta d’Adda e Castelleone) è stato il sindaco di Maccastorna, il Comune più piccolo del Lodigiano, Fabrizio Santantonio. Una scelta che, secondo l’ex segretario provinciale del Pd, potrebbe dare una chance all’ospedale di Codogno. "Unendoci con Crema, il presidio del Basso Lodigiano potrebbe riacquistare peso specifico ed essere maggiormente tutelato - spiega il sindaco Santantonio -. Le due Asst accorpate possono solo portare vantaggi per tutti. Con conseguenze rilevanti anche in Ats". Per il sindaco di Lodi, Sara Casanova, invece, "bisogna andare avanti così, valorizzare gli ospedali e migliorare quello che c’è".

Le istanze raccolte durante l’Assemblea verranno portate all’attenzione della Giunta Fontana e in Consiglio regionale dai due consiglieri regionali, rappresentanti del Lodigiano, Patrizia Baffi (Pd) e Selene Pravettoni (Lega) che giovedì hanno partecipato all’incontro insieme all’assessore regionale al Territorio Pietro Foroni. Il presidente della Provincia, Francesco Passerini, invece è intenzionato a discutere della questione durante un tavolo condiviso e formulare una proposta concreta entro maggio. Durante l’Assemblea è stata affrontata anche la possibilità per Lodi di uscire dall’Ats della Città metropolitana creata nel 2016. "Possiamo fare un’Ats del Lodigiano? - ha chiesto il sindaco di San Martino in Strada, Luca Marini -. Se sì, allora ci sto. Il Lodigiano ha bisogno di soldi e il tema degli ospedali va affrontato con un’ottica di logica complessiva e di strategia. Nel Lodigiano abbiamo il problema dei posti letto per i post acuti e nelle Rsa". Anche su questo tema i sindaci del Lodigiano si metteranno intorno a un tavolo.