Giovane donna trovata annegata in piscina: "Nessuna ombra nella vita di Josephine"

Castelgerundo, parla il compagno della donna trovata morta in piscina: "Ha avuto un malore, ne sono convinto"

 Stefano Acerbi, 78 anni

Stefano Acerbi, 78 anni

Castegerundo (Lodi), 6 giugno 2018 - "Oggi ho dovuto fare il riconoscimento del corpo. Aveva il viso bello, sereno. Ha avuto un malore, ne sono cinvinto". Scende una lacrima dal volto di Stefano Acerbi, il 78enne proprietario della Cascina Reghinera, in località Cavacurta, in comune di Castelgerundo, dove, all’interno della piscina, è stata trovata morta Josephine Odijie, 35enne di origine nigeriana, compagna dell’uomo. Il cadavere della donna è stato trovato domenica mattina attorno alle 8 dalla domestica: la ragazza, senza alcun vestito addosso, era in acqua ormai senza vita. Acerbi era lontano da casa, per un giro in barca in Toscana. La 35enne era a casa da sola.

Il 78enne  ripercorre le ultime ore prima della tragica notizia. "L’avevo chiamata sabato sera, ma non rispondeva al cellulare - sottolinea - Ho chiesto alla domestica di andare a verificare e così è stato, ma da quanto mi è stato riferito era tutto chiuso e non si vedeva nulla di anomalo". Il 78enne, passata la nottata di sabato, ha chiesto di nuovo alla donna di servizio di fare un giro il giorno dopo ed è in quel frangente che c’è stato il drammatico ritrovamento. "C’era la porta della casa aperta, probabilmente dall’interno. Sicuramente Josephine è scesa dalla stanza da letto, passando per il bagno dove ha preso un asciugamano, trovato poi a terra. Sarà andata poi a farsi una nuotata per rinfrescarsi". La domestica ha notato una macchia in acqua e da lontano sembrava un ammasso di foglie magari cadute da un albero per il vento. Ed invece era il corpo della povera Josephine. È scattato subito l’allarme. Gli inquirenti non hanno escluso alcuna ipotesi: la donna aveva sul corpo dei segni, compatibili però anche con una caduta accidentale. Forse la 35enne ha bevuto un drink o mangiato qualcosa e, una volta in acqua, si è sentita male. È stato il dottor Luca Taiana dell’istituto di Medicina legale di Pavia a effettuare l’autopsia che ha confermato la morte per annegamento

Sono stati effettuati anche esami tossicologici i cui risultati saranno noti tra alcuni giorni. "Io attorno alle 9 di domenica mattina ero già di ritorno a casa. È stato uno choc", ha spiegato Acerbi che abita a cascina Reghinera dagli inizi degli anni 60. La ragazza non lo aveva seguito nel giro in barca poiché lunedì avrebbe dovuto sostenere l’esame di operatrice socio sanitaria. Acerbi esclude "assolutamente" che ci fossero zone d’ombra nella vita di Josephine. Una possibile seconda persona presente sulla scena, che poi potrebbe essere scappata, è un’ipotesi presa in considerazione dagli inquirenti, ma per ora gli investigatori non hanno trovato nulla.