Giovane donna trovata annegata in piscina, la verità dall’autopsia

Castelgerundo, la procura di Lodi lascia aperte tutte le piste sulla morte di Josephine Odijie

Josephine Odijie, 35 anni

Josephine Odijie, 35 anni

Castelgerundo (Lodi), 5 giugno 2018 - Una vicenda dai contorni tutti da definire. La procura di Lodi ha lasciato aperte tutte le piste sulla morte di Josephine Odijie, la nigeriana di 35 anni, residente in Italia da tempo, trovata senza vita domenica alle 14 nella piscina della sua villa a Castelgerundo. A scoprire il cadavere sarebbe stata la domestica. L’attività investigativa è appena iniziata. Dai primi elementi raccolti dagli inquirenti è emerso che la donna, fidanzata da otto anni con un 80enne lodigiano, sarebbe deceduta nella notte tra sabato e domenica. Un dettaglio non da poco per gli investigatori che sul luogo della tragedia sono intervenuti subito insieme a un medico legale. Il pm Sara Mantovani che si sta occupando delle indagini ha già sentito il convivente della vittima che domenica non era in casa perché stava trascorrendo un week-end in barca.  

La giovane nigeriana non l’aveva raggiunto perché ieri avrebbe dovuto sostenere un esame per diventare operatrice socio-sanitaria. I carabinieri della compagnia di Codogno, contattati dalla domestica, hanno messo sotto sequestro l‘abitazione impedendo a chiunque altro l’accesso alla cascina, che si trova molto al di fuori del paese quasi al confine con Codogno. Per la procura restano aperte tutte le ipotesi: dall’incidente all’annegamento in seguito a un malore, ma per il momento non è possibile escludere neppure quella dell’omicidio. Sarà l’autopsia, che si terrà oggi nei laboratori di medicina legale di Pavia, a svelare le cause del decesso. Segni evidenti di violenza sul corpo non sarebbero emersi, ma a quanto raccolto dagli inquirenti ci sarebbero alcuni lividi sul corpo della donna riconducibili a una caduta.

La vittima, nata in Nigeria il 15 febbraio 1983, ma in Italia da molti anni tanto da avere già ottenuto nel 2016 a Milano la cittadinanza italiana, abitava a cascina Reghinera, frazione ora di Castelgerundo, da almeno un paio di anni. Qualche anno fa aveva vissuto anche a Lodi. In Italia aveva solo una sorella, mentre il resto della famiglia (il padre e diversi fratelli) risiede in Africa. Nelle prossime ore, l’uomo che conviveva lei sarà interrogato nelle prossime ore dagli inquirenti.