Lodi, anziano rifiuta il vaccino in Rsa. Ma Santa Chiara dà battaglia

La casa di riposo non ci sta e annuncia: "Ricorreremo in tribunale"

Il direttore sanitario Domenico Furiosi

Il direttore sanitario Domenico Furiosi

Lodi, 23 gennaio 2021 - Ancora oggi è protetto dagli anticorpi sviluppati diversi mesi fa quando aveva affrontato e sconfitto il Covid. Una protezione naturale che durerà però ancora poche settimane, ma che hanno convinto i familiari di uno degli ospiti della Fondazione Santa Chiara a non farlo vaccinare. Il protagonista è un uomo, 80enne di Lodi, non autosufficiente, affidato a una parente, nominata amministratrice di sostegno. Una scelta che ha fatto molto discutere all’interno della casa di riposo di Lodi, tra le più colpite della prima ondata dell’emergenza sanitaria, e che da quando è partita la campagna vaccinale anti-Covid è riuscita già a somministrare la prima dose per 189 ospiti su 196 (restano fuori sei anziani ancora positivi al coronavirus e l’anziano contrario) e l’80% del personale interno ed esterno (oltre 200 tra infermieri, medici e Oss).

Sul caso Domenico Furiosi, direttore sanitario della struttura, è pronto però a ricorrere al giudice tutelare per avere il via libera. "Siamo contenti del risultato che abbiamo raggiunto soprattutto tra gli operatori – spiega Furiosi –. Tra gli ospiti, dopo un primo momento di incertezza, abbiamo proceduto a vaccinare tutti. Porteremo in tribunale il caso dell’anziano che per ora ha scelto di non vaccinarsi. Come struttura siamo pronti a presentare un’istanza al giudice tutelare. Lo faremo nei prossimi giorni. Non c’è particolare fretta perché il nostro ospite, già colpito dal Covid, ha ancora gli anticorpi". 

Intanto, per la casa di riposo di Lodi nei prossimi giorni si aprirà una nuova fase con la nomina del nuovo presidente della Fondazione, Paolo Caretta, 62 anni, titolare per molti anni di uno studio odontoiatrico. Il passaggio nel Cda di Santa Chiara avverrà settimana prossima, probabilmente martedì.