Codogno, sos occupazione: nubi nere su Akzo e Brizzolari

Posti a rischio nelle due aziende, dopo un annuncio di chiusura e una mobilità aperta

La sede Akzo Nobel

La sede Akzo Nobel

Codogno (Lodi), 25 maggio 2019 - Momento nero per l’occupazione in città: Akzo Nobel, dopo l’annuncio di chiusura della fabbrica chimica, la settimana prossima aprirà la procedura di mobilità per i lavoratori interessati (circa 14), mentre si addensano nubi nere anche sulla ditta Brizzolari per la quale ci sarebbe una mobilità aperta con undici possibili esuberi.

Ieri mattina si sono tenute le assemblee sindacali all’interno dell’azienda Akzo interessata il giorno prima da un summit tra le parti, il quale è stato successivamente aggiornato al 4 giugno prossimo. La chiusura della fabbrica chimica (il piccolo settore delle vernici sopravvissuto al polo Mirandolina, dopo la chiusura del sito di Fombio nel 2010) è ormai certa: lo stabilimento cesserà l’attività entro giugno, liberando i locali in affitto entro dicembre. Le motivazoni a giustificazione della scelta definitiva è che, malgrado un investimento di circa un milione e 100 mila euro sul sito nel 2017, lo stabilimento codognese non ha raggiunto un grado di competitività adeguato tant’è che il maggior cliente, il Gruppo Mercegaglia, che fino a febbraio scorso ha acquistato circa il 60 per cento del prodotto, ha rifiutato l’aumento del 15 per cento proposto dalla Akzo sulle future forniture, trasferendo gli ordini verso un altro concorrente. Ora è il momento di discutere di incentivi e bonus.

Insomma è stata concordata una buonuscita per i lavoratori a seconda dell’anzianità di servizio, mentre è stata ampliata la possibilità di una ricollocazione all’interno dei siti del gruppo nonostante alcuni lavoratori abbiamo già trovato alternative occupazionali. L’azienda inoltre ha messo a disposizione la possibilità di ricorrere ad un’agenzia di outplacement per chi invece è in cerca di un altro lavoro.

Situazione molto delicata invece alla Brizzolari, che si trova in via Pertini al polo Mirandolina, e specializzata in produzione di nastri: lunedì prossimo alle 14 si terrà un tavolo di confronto tra sindacati e vertici della ditta, l’ennesima di una serie. Ma la procedura di mobilità per undici esuberi sarebbe già sul piatto, secondo quanto appreso.