Agricoltura senza confini con il “Community truck” a Codogno

Il progetto studiato dalla cooperativa sociale “L’Officina” favorisce l’inserimento lavorativo di soggetti fragili e aiuta anche gli anziani

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di Laura De Benedetti

“Community truck: dall’orto alla propria tavola“, è il titolo del progetto che consentirà a due cooperative di promuovere l’agricoltura sociale e sostenibile con le consegne a domicilio, ma anche con la realizzazione di punti vendita programmati nei paesi più piccoli, pressoché a chilometro zero, e con due assunzioni.

Il “Community truck“ è stato studiato dalla cooperativa sociale L’Officina di Codogno (che fa marmellate, conserve) dando lavoro a 5 persone che soffrono di autismo in collaborazione con le comunità di recupero il Pellicano a Castiraga Vidardo, per tossicodipendenti e disagiati, e I Germogli, per minori a Lambrinia sulle colline di San Colombano, dove si fa vino, miele. Verrà acquistato un nuovo veicolo a basso impatto ambientale per consegnare la spesa prenotata all’Officina di Codogno. Il servizio raggiungerà anche i centri più piccoli rispondendo, in particolar modo, alle esigenze delle persone anziane e delle famiglie, nonché dei Comuni che dopo la pandemia e la crisi economica hanno visto chiudere botteghe e mercati rionali.

È prevista, inoltre, una calendarizzazione delle vendite presso alcuni punti di ritiro strategici nel territorio in modo da disincentivare lo spostamento inquinante delle autovetture dei singoli. Le donazioni dei lodigiani a sostegno del progetto ammontano a 11mila e 430 euro, superando ampiamente la somma stabilita per l’approvazione del progetto a cui Fondazione Comunitaria erogherà 19.900 euro, per un totale di 30mila euro (sui circa 40mila necessari). L’agricoltura sociale è un tema molto caro alla comunità di recupero Il Pellicano, che già dal 2015 ha dedicato le sue proprietà nella zona di Monte Oliveto alla coltivazione non intensiva e alla vendita di prodotti eco-sostenibili e a chilometro zero. L’obiettivo ora è quello di ampliare il raggio di azione, coinvolgendo altre realtà sociali. Per lo svolgimento dell’attività sarà da subito avviato un tirocinio di inclusione e assunta una persona che si occuperà della vendita con il camioncino e si prospettano nuove possibilità lavorative con lo svilupparsi del progetto.

"L’idea è quella di servire la Comunità con prodotti alimentari provenienti dalla rete sociale - commenta Paola Pozzo, responsabile de L’Officina -. Per ora i prodotti disponibili sono a lunga conservazione, ma vogliamo ampliare l’offerta con i prodotti freschi de L’Orto di Tutti. Il “Community Truck“ non è concepito solo come un servizio di vendita itinerante. Infatti attivare un servizio continuativo per i cittadini, soprattutto nei Comuni più piccoli, aiuta ad agganciare le persone più frangili e in stato di difficoltà e per combattere l’isolamento sociale".