Cenate Sotto, agguato fuori dal club. Il movente non convince

Il settantunenne ferito parla di una tentata rapina, ma non gli è stato portato via nulla

Il luogo dell'agguato

Il luogo dell'agguato

È già stato ascoltato dai carabinieri il commerciante 71enne, titolare di una ditta nel settore di frutta e ortaggi, colpito martedì alla testa, con il calcio di una pistola, nel parcheggio del centro Sportpiù, a Cenate Sotto. L’uomo, con una ferita al cuoio capelluto, comunque non profonda, è già stato dimesso dall’ospedale di Bergamo dove era stato ricoverato subito dopo l’agguato per accertamenti. Agli investigatori, coordinati dal pm Letizia Ruggeri, ha parlato di un tentativo di rapina, una pista presa in considerazione dai militari della compagnia di Bergamo e dai colleghi del Nucleo investigativo, ma che non convince appieno. Anche perché all’uomo, a quanto risulta, non sarebbe stato portato via nulla. E comunque si tratterebbe di un secondo tentativo di rapina, peraltro in pochi mesi. A febbraio il commerciante era stato derubato di cinquemila euro nel garage di casa, poco dopo essere rientrato al lavoro. Può esserci un legame con quanto avvenuto martedì?

Gli inquirenti restano abbottonati sulle loro attività. Si vaglia a 360 gradi e non si esclude nulla. Dall’intimidazione, magari legata al mondo del lavoro, a un avvertimento. Del resto le modalità dei fatti sembrano propendere per queste vie. Il 71enne, cliente fisso del centro di Cenato Sotto dove va solo per nuotare in piscina, stava tornando alla sua auto, una Mercedes E 350 Cdi 4 Matic parcheggiata vicino all’uscita, quando è stato affrontato da un individuo con il volto coperto da un casco che lo ha colpito alla testa con il calcio di una pistola. Non facilita l’assenza di telecamere: le immagini avrebbero potuto aiutare a identificare il modello di moto o fornire qualche dettaglio sull’autore dell’agguato. A dare l’allarme è stata una signora, che è entrata nel centro spiegando di aver visto un uomo a terra. Il commerciante aveva perso molto sangue, ma era cosciente.