"Adriano Croce ha cambiato l’avvocatura"

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Cordoglio nel Basso Lodigiano per la morte, a 82 anni, dell’avvocato codognino Adriano Croce. E c’è chi lo ricorda come un instancabile presidente dell’Ordine degli avvocati di Lodi, capace di cambiare prassi consolidate e portare i professionisti verso la modernità. "Adriano ha cambiato l’avvocatura lodigiana, sarà il mio presidente per sempre, con lui se ne va una parte della mia storia di quando ero un giovane avvocato e di tanti altri in gamba che collaboravano con noi" spiega l’avvocato di Casale Giorgio Bottani, parlando dell’amico. "Ho iniziato a fare il consigliere con lui e sono diventato presidente a mia volta. Persona pacata, misurata, mai arrendevole, non cedevole dal punto di vista intellettuale, con ironia, sottile, mai urlata, molto intelligente. Lui è stato presidente dell’età moderna dell’avvocatura lodigiana, dal 1994. Da allora l’avvocatura è cambiata: lui ci ha portati verso una visione completamente diversa da quella precedente". Poi dettaglia: "Ha aperto rapporti con altri ordini e istituzioni, viaggiava a Milano, a Roma, ci ha costretti a presenziare ai congressi, aprendoci alla politica dell’avvocatura e questa è un’abitudine che ho mantenuto, dopo di lui, quando sono diventato presidente". La sua visione, tutt’altro che provinciale, ha quindi lasciato il segno. "Era un grande professionista ovvio. Era critico anche verso sé stesso. Parlava con estrema leggerezza, mai cattedratico, sapeva discutere, citare, farti ragionare".

P.A.