Acquisto del Parco Tecnologico Manca solo il parere di congruità

Lodi, il Comune spenderà 9 dei 14 milioni del piano Marshall. Nascerà un Distretto dell’Innovazione

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di Carlo D’Elia

Sul futuro del Parco Tecnologico Padano il Broletto ora svela le carte. Come già annunciato, il Comune è acquisterà l’immobile di cascina Codazza con l’obiettivo di rilanciarlo e trasformarlo nel polo dell’innovazione della città. Un progetto ambizioso quello della Giunta Casanova che costerà circa 9 milioni di euro, cifra completamente coperta con i soldi del piano Marshall da 14 milioni stanziati dalla Regione per il Comune di Lodi. La mossa garantirà un futuro al Parco Tecnologico, eccellenza lodigiana nata nel 2005, oberato da 17,5 milioni di debiti.

Per l’acquisto manca solo il parere di congruità del valore dell’immobile a cura dell’Agenzia del demanio, poi si passerà alle firme. Intanto, il nuovo progetto realizzato dalla Giunta Casanova è già pronto. Al Ptp nascerà il primo Distretto dell’Innovazione, con l’obiettivo di generare un ecosistema di servizi e di conoscenze che possa supportare lo sviluppo, a Lodi, di un luogo attrattivo per la nascita di imprese innovative e l’attrazione di nuovi talenti. Per questo negli spazi del Ptp verrà creato un collegamento diretto tra l’Università di Medicina Veterinaria e la città. Inoltre il Comune punta a realizzare un nucleo comunale sulla lotta alla contraffazione agroalimentare e la realizzazione di serre sperimentali. L’intera area, in parte occupata dall’incubatore d’impresa e dai laboratori di ricerca, diventerà anche sede istituzionale di un nuovo luogo di cultura comunale con spazi per lo svolgimento di manifestazioni (concorsi, convegni, congressi ed assemblee pubbliche) ed eventi culturali (mostre ed esposizioni). In programma anche la creazione di un nucleo operativo sul rischio epidemiologico della Protezione Civile comunale e di un hub vaccinale anti-Covid permanente. Questo è il piano previsto dall’amministrazione comunale. Il prossimo passaggio è la stipula di un accordo che dovrà essere approvato prima dalla Giunta e a seguire dal Consiglio comunale.