Il reticolo d'acqua di Lodi tra i fiumi Adda e Po studiato con le fotografie: il progetto

Il Ministero dei Beni Culturali sosterrà "L'acqua nel Lodigiano, un'indagine fotografica"

La conferenza stampa di presentazione del progetto

La conferenza stampa di presentazione del progetto

Lodi, 3 febbraio 2023 - Lo studio del reticolo dei corsi d’acqua lodigiani, il loro sfruttamento e la convivenza con le opere dell’uomo, sono l’oggetto del progetto "L’acqua nel Lodigiano, un'indagine fotografica" promosso da Gruppo Fotografico Progetto Immagine, in collaborazione con la Provincia di Lodi ed il contributo economico del Ministero dei Beni Culturali. L’iniziativa è stata presentata, in Provincia, da Laura Covelli (curatrice del Festival di Fotografia Etica e responsabile dei progetti educational di Progetto Immagine), Alberto Prina (coordinatore del Festival di Fotografia Etica), il fotografo professionista Gabriele Cecconi, Daniele Saltarelli (consigliere delegato alle attività culturali della Provincia di Lodi) e Mauro Salvalaglio (consigliere delegato all'ambiente della Provincia di Lodi).

Irrigazione e canali

Il focus è analizzare Lodi e la sua localizzazione su un reticolo d’acqua tra l’Adda e il fiume Po, che ha sempre rappresentato un’inestimabile fonte di ricchezza. Il territorio possiede un sistema di irrigazione e di canali storicamente tra i più antichi e completi a livello mondiale. E il progetto (gestito da Prina e curato da Laura Covelli), ha quindi meritato un bando del Ministero della Cultura, presentato dal Gruppo Fotografico Progetto Immagine, in collaborazione con la Provincia di Lodi, che prevede l’affidamento di un’indagine fotografica al fotografo professionista Gabriele Cecconi, reportagista di fama mondiale, con esperienza su tematiche ambientali.

Il racconto per immagini

"Il fotografo ora inizierà a raccontare, attraverso il suo sguardo, il territorio e i suoi protagonisti, realizzando un grande affresco che aiuterà a comprendere il contemporaneo - hanno annunciato -. Questo grande lavoro produrrà come risultato una pubblicazione e una mostra che saranno presentate durante la 14° edizione del Festival della Fotografia Etica e successivamente faranno parte di una mostra itinerante sul territorio provinciale e regionale. Infine, le opere fotografiche saranno acquisite dalla raccolta di arte moderna e contemporanea della provincia di Lodi gettando le basi per un futuro archivio fotografico del territorio".

Gli studi

"La scelta di proporre un’indagine fotografica è particolarmente significativa, oltre che per le caratteristiche demo-etno-antropologiche del territorio, anche a causa della grave situazione idrica che nel 2022 ha investito il nord-Italia, con conseguenze drammatiche sul tessuto economico-sociale dell’area" hanno spiegato i presenti. Gli studi in questo senso sono piuttosto datati e si cercherà quindi di attualizzarli. “La Provincia di Lodi, a partire dal 1997, ha avviato campagne catalografiche volte al censimento dei beni architettonici, storico-artistici e demo-etno-antropologici, confluita nel Sistema Informativo Regionale Beni Culturali, hanno ricordato ancora in Provincia.

Da Basilico a Cecconi

Nel 2003 viene affidato a Gabriele Basilico l’incarico di realizzare 500 fotografie aventi soggetto i beni architettonici catalogati nel Sistema Informativo Regionale dei Beni Culturali. Parte di quelle immagini vertono sulla presenza dell’acqua nel territorio. Oggi, a 20 anni di distanza, l’incarico a Gabriele Cecconi, intende attualizzare l’indagine dando particolare rilievo ai mutamenti occorsi nella presenza e nello sfruttamento dell’acqua e al binomio tra opera della natura e opera dell'uomo nel modellamento del paesaggio. Il lavoro fotografico sarà, inoltre, volto ad approfondire le ricadute antropologiche, sociali ed economiche legate alla presenza dell’acqua laddove gli interventi più significativi dell'uomo sulla conformazione della terra sono proprio quelli che trasformano l'idrografia”.