Casalmaiocco, 4 settembre 2012 - Entra nel vivo la battaglia contro la Tem, la tangenziale est esterna di Milano che dovrebbe scorrere per 32 chilometri, da Agrate Brianza a Melegnano, e attraversare anche per 8mila metri alcuni centri dell’Alto Lodigiano. Domenica mattina i comitati che si oppongono alla colata di cemento scenderanno in campo con un maxi corteo con il quale torneranno a ribadire tutta la loro contrarietà. Il punto di ritrovo è stato fissato alle 15 con ritrovo nella piazza San Valentino di Casalmaiocco. Da lì a piedi e in bicicletta si raggiungerà, dopo un paio di chilometri, la frazione Cologno e la località Madonnina di Casalmaiocco.

Qui prenderanno il via gli interventi dei partecipanti e, grazie all’adesione dei Gas (Gruppo di acquisto solidale), ci sarà un organizzato un aperitivo simbolico. Gli organizzatori del corteo «anti-Tem» si augurano che sia una grandissima partecipazione. «Non voglio fare previsioni anche perché rischiano di portare male — dichiara Franca Bertolotti del coordinamento comitati «No tem» —. Ci auguriamo solo di riscuotere lo stesso successo ottenuto 10 giugno a Melzo (furono circa 1.000 i partecipanti in quella occasione). «Quelli della Tem — aggiunge l’esponente del coordinamento — sono arrivati in piena estate come un rullo compressore. Il mais sarebbe stato maturo a breve, ma è stato tagliato senza sentir ragioni, per procedere a una presunta bonifica da ordigni bellici dei terreni di Casalmaiocco e Vizzolo. Questo è stato il loro biglietto da visita. Questo il loro modo irrispettoso e prepotente di prendersi il territorio fuori e dentro il Parco Sud Milano.

Adesso c’è tutto transennato da Cerro al Lambro fino a Vizzolo-Casalmaiocco. Abbiamo visto anche dei macchinari che presumibilmente serviranno a realizzare un tratto interrato vicino alla Madonnina». «Quest’opera non ha senso — dice sempre la Bertolotti —. Inotre la società che continua a sbandierare l’arrivo dei primi 120 milioni di euro li ha già usati per il cantiere che è stato aperto adesso. E i 120 milioni in ogni caso sono solo il 5% dei 2mila milioni che rappresentano il costo totale dell’infrastruttura. Fanno grandi proclami, ma i soldi non ci sono ancora. Non bisogna dimenticare poi che questa autostrada ha una redditività legata al pedaggio e già adesso si parla di un ticket da 5 euro per percorrere i 32 chilometri. Inoltre in questi tempi di crisi il traffico veicolare è diminuito e tante persone non usano più l’auto per andare al lavoro perché un lavoro non ce l’hanno più. Quest’opera è inutile e dannosa e noi siamo contrari perché consuma suolo agricolo, l’ultima parte di verde a Sud di Milano, porterà più inquinamento, più camion, più cave. Noi saremo circondati da cemento e corsie e la nostra campagna che ha ancora tanti scorci carini sarebbe rovinata».

Una chiamata a raccolta arriva anche da Luigi Visigalli, componente del comitato No-Tem di Casalmaiocco. «La Tem — sostiene —, 32 chilometri di asfalto più 38 chilometri di strade accessorie e 6 corsie a pagamento, nella nostra zona passerà con un tunnel di oltre 400 metri dalla rotonda della Madonnina per riemergere, in superficie, vicino alla piattaforma ecologica del Comune di Vizzolo Predabissi. Si può già vedere dal vivo, oggi, la traccia di queste sei corsie e lo spettacolo della prima cicatrice sul suolo lodigiano. Oggi serve ancora manifestare la contrarietà a questa infrastruttura innanzitutto perché è importante il coinvolgimento diretto dei cittadini per conoscere dati e cifre esatte dei costi di questa infrastruttura, perché protestare serve per far sentire che ci sono cittadini attenti e sensibili, consapevoli che un altro modello di sviluppo è possibile (e che si stanno organizzando per acquisti biologici a chilometro zero, per conservare il suolo agricolo, per utilizzare e incentivare forme di energia rinnovabile) e per combattere la fatalità la rassegnazione e l’impotenza del “tanto la Tem la fanno lo stesso”».


tiziano.troianiello@ilgiorno.net