Cavenago D’Adda, 3 agosto 2012 - EcoAdda ha presentato martedì in Provincia, Comune di Cavenago e Parco Adda Sud una nuova richiesta di ampliamento della discarica per ulteriori 80 mila metri cubi. I dirigenti della società del gruppo Waste Italia lo hanno annunciato ieri durante un sopralluogo di più enti all’impianto della frazione Soltarico.

L’azienda ci aveva già provato 2 anni fa: in seguito alla dura battaglia del Comitato per il No all’Ampliamento, la Provincia aveva infine bocciato l’ipotesi: il presidente Pietro Foroni stabilì che i rifiuti lodigiani non riciclabili sarebbero finiti in un termovalorizzatore. Ora EcoAdda torna alla carica. La scelta, dunque, non era definitiva? «In questo caso è diverso — ha spiegato l’assessore provinciale all’Ambiente Elena Maiocchi — questa domanda non richiede l’occupazione di nuove aree ma solo un innalzamento minimo». L’assessore però si è riservata, come il sindaco di Cavenago Sergio Curti, di prendere una decisione solo dopo aver esaminato gli atti.

«Non si tratta di un ampliamento - hanno precisato ieri Pierpaolo Mariani, responsabile impianti di Waste It. Gianluca Panzi, responsabile dell’ufficio tecnico di Waste It. e Gaetano Ballerini, architetto che soprintende ai lavori - bensì di una riprofilatura: è come se ad una casa venisse rifatto il tetto e non aggiunto un piano. Ultimeremo nell’agosto 2013 la copertura delle sponde del bacino attuale (pari ad una ‘collina’ di 1,180 milioni di metri cubi su un’area di 79 mila metri quadri, ndr): resterà aperta solo una parte sommitale di 40 metri quadri che, se l’iter di variante andrà a buon fine, verrà portata dagli attuali 23 metri di altezza della discarica, a 25.

L’autorizzazione è legata all’attivazione di due impianti realizzati ma finora mai utilizzati, che vorremmo adeguare ed avviare: uno per le terre di spazzamento, l’altro per gli ingombranti». Se l’innalzamento verrà autorizzato la discarica non ultimerà l’ultima tranche di conferimenti, come previsto, entro quest’anno bensì continuerà a raccogliere i sovvalli degli impianti di lavorazione almeno fino al 2014. Entro fine anno, invece, assicura EcoAdda, partirà l’impianto di produzione di energia elettrica (7,5 milioni di kw stimati) dal biogas, approvato nel ‘02, finito di realizzare 4 anni fa ma mai entrato in funzione.

laura.debenedetti@ilgiorno.net