di Paola Arensi

Corno Giovine, 28 maggio 2012 — È salpata da Corno Giovine, in località Morti della Porchera, la motonave “Ligaligö” (“ramarro”, secondo il dialetto locale) che ha il prezioso compito di far decollare il turismo fluviale nel Po. Un percorso magico, capace di affascinare turisti e scolaresche, regalando il sapore di una tranquilla passeggiata tra campagne, boschi e luoghi del Basso Lodigiano tutte da scoprire e piene di leggende. A partire, appunto, dai Morti della Porchera, dove, secondo la tradizione, furono seppellite, protette dall’argine, ma lontane dalle case, le vittime della peste manzoniana.

Posta vicino al Po, appena sotto dell’argine della località Mezzano Passone, Porchera ancora oggi ha un significato molto particolare. Diverse sono le motivazioni che rendono la zona così speciale: un passato tragico, una forte componente soprannaturale, una porzione di territorio padano particolarmente predisposta a fomentare leggende, un grande sentimento religioso e la devozione per San Michele. La motonave è inserita in un più ampio progetto di turismo ecosostenibile e trasporto integrato descritto, ieri, dal presidente della provincia Pietro Foroni come «una rete che dovrà saper accogliere turisti anche in vista dell’Expo».

Le autorità hanno parlato davanti a una folla colorata di affezionati iscritti alla Ciclolonga delle rose di Codogno, intervenuti in mille e ad altrettanti cittadini dei comuni rivieraschi. Ligaligö, che salperà dalla località Morti della Porchera tutti i giorni festivi, con un costo di 5 euro a persona (che durante la settimana diventano 200 per gruppi da 50 passeggeri), ha percorso le sue prime miglia su acque calmissime. «Oggi il fiume si è gonfiato per accogliersi e mostrarsi in tutta la sua bellezza» ha sottolineato il sindaco di Corno Paolo Belloni durante l’inaugurazione, a nome di tutti i comuni della zona coinvolti nell’iniziativa. Ha fatto gli onori di casa il capitano Fulvio Regis che, con il pilota Claudio Ongari, in forza al Consorzio Navigare l’Adda, cui il battello è stato affidato in contratto d’armo, d’ora in poi accoglieranno turisti e alunni. Il catamarano è lungo 12,50 metri, largo 4, con un pescaggio di 60 centimetri, uno scafo di grande stabilità. Ha una velocità di crociera di 16 nodi (circa 25-30 chilometri orari) a pieno carico e propulsione garantita da due motori fuoribordo di 60 cavalli di potenza ciascuno. Ha preso il largo dopo 10 colpi di cannone. Un battello non nuovo, date le risorse limitate, ma sicuro, accogliente e riadattato alle esigenze del turismo sul Po.

Lo ha acquistato l’associazione San Michele di Santo Stefano Lodigiano (ideata dal sindaco di Santo Stefano Lodigiano Massimiliano Lodigiani) con il contributo della Regione Lombardia (30mila euro) e della Provincia di Lodi (40mila euro). E ieri la passeggiata sul fiume, con corse tra Morti della Porchera e il ponte dell’alta velocità Tav, è stata anche l’occasione per svelare l’intero itinerario proposto ai turisti e in partenza settimana prossima, con attracchi in preparazione sempre crescenti, oltre a quello di Corno, nelle seguenti località: Corte Sant’Andrea di Senna Lodigiana, lungo la via Francigena, ricordata nel diario del pellegrinaggio del 990 a Roma di Sigerico, Arcivescovo di Canterbury (e vicina alla monumentale Villa Carini di Orio Litta, Orio Litta), Gargatano di Somaglia, con la sua maestosa golena, più gli attracchi piacentini di Piacenza, Caorso e San Nazzaro.

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