Borgarello, 23 ottobre 2010 - Dalla Prefettura non è stato comunicato, almeno fino a ieri, nessun provvedimento nei confronti dell’amministrazione comunale di Borgarello. Dopo l’arresto del sindaco Giovanni Valdes c’è chi si aspettava un immediato commissariamento del Comune. “E’ un’eventuale decisione del prefetto”, si limita a sottolineare il vicesindaco Giovanni Poma. Ma, come già giovedì, anche ieri da piazza Giucciardi non è stato comunicato nessun provvedimento, anche se per la delicata vicenda il prefetto Ferdinando Buffoni è in costante raccordo con il ministero dell’Interno.

 Il commissariamento dell’amministrazione comunale sarebbe stato in effetti immediato, come previsto dalla legislazione antimafia, in caso di evidenti infiltrazioni di stampo mafioso. In realtà al sindaco Giovanni Valdes, anche se l’inchiesta nasce da un’indagine della Dia milanese sulla ‘ndrangheta in Lombardia, viene contestato il reato di turbativa d’asta, con l’aggravante di averlo commesso nella sua veste di preposto alla gara stessa.

 

Dei quattro coinvolti nella stessa ipotesi di reato, solo a Carlo Chiriaco viene contestata l’aggravante delle finalità mafiose, perché il terreno edificabile per il quale era stata vinta la gara per il diritto di superficie era stata “promessa” a Pino Neri, presunto boss della ‘ndrangheta pavese e lombarda, agli arresti dal 13 luglio scorso. Nel cosiddetto “affare Borgarello” Pino Neri non pare poi coinvolto direttamente e dunque l’aggravante “dell’aver favorito l’associazione mafiosa” contestata dai magistrati al solo Chiriaco andrà verificata nelle successive fasi del procedimento a suo carico. Ma il collegamento con la ‘ndrangheta non viene invece contestato al sindaco Valdes, che per questo potrebbe non vedersi esautorato dalla Prefettura dell’incarico di sindaco con conseguente commissariamento dell’ente. Ma la decisione non pare ancora essere stata definitivamente presa. Nel frattempo, il sindaco potrebbe anche decidere di dimettersi, come già aveva fatto il 15 luglio scorso dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia, salvo poi revocare le dimissioni il 2 agosto.

 

Ma un'eventuale decisione di Valdes di rimettere il mandato difficilmente potrebbe essere comunicata, pur tramite l’avvocato, prima dell’interrogtarorio di garanzia, fissato per lunedì al carcere di Opera, dove è detenuto per l’ordinanza di custodia cautelare che gli è stata notificata giovedì mattina. “Siamo innocentisti fino a prova contraria - commenta l’ex-sindaco Antonio Vitolo (Pd), ora consigliere d’opposizione - ma la situazione appare grave e, per il rispetto verso i cittadini di Borgarello, forse il sindaco farebbe meglio a dimettersi”.