Note d’europa sul palco di Lodi

La Theresia Youth Orchestra alle Vigne stasera. Il direttore Alfredo Bernardini: «Questa musica è forza»

L'orchestra sul palco

L'orchestra sul palco

Lodi, 2 maggio 2019 - Far suonare  da giovani provenienti da tutta Europa e da Paesi extra europei brani classici di compositori celebri ma anche meno noti, uniti dalla passione per la musica e dal suo linguaggio universale. Questo è lo spirito della Theresia Youth Orchestra, che si esibirà domani sera alle 21 al Teatro alle Vigne di Lodi. Alfredo Bernardini è uno dei quattro direttori dell’orchestra. Romano, classe 1961, si è specializzato in Olanda in oboe barocco e musica antica, nel 1985 è entrato a far parte della neonata orchestra barocca dell’Unione Europea e ha partecipato a concerti in tutto il mondo; nel 1989 ha fondato con i fratelli Paolo e Alberto Grazzi l’ensemble Zefiro.

Dal pubblico lodigiano si aspetta "che apprezzi la bellezza della musica che suoniamo, che si emozioni ad ascoltare questi capolavori dell’epoca classica; mi auguro anche che si noti la forza di una musica che motiva giovani di tanti Paesi diversi a riunirsi per costruire insieme proprio qui a Lodi delle grandi opere d’arte che richiedono talento, impegno, conoscenza, partecipazione, collaborazione".

Il repertorio del concerto di stasera comprende la Sinfonia n. 36 in do maggiore “Linz” K. 425 di Mozart, l’ouverture de “Il ritorno di Tobia” di Franz Joseph Haydn e la Sinfonia n. 28 in do maggiore di Michael Haydn. Il costruire repertori che comprendono nomi famosi e meno conosciuti è, dice Bernardini, "un compito che Theresia sente proprio, non solamente per approfondire il contesto musicale dell’epoca classica, ma anche per far notare che c’è tanta qualità ancora da scoprire: i due fratelli Haydn ebbero grande influenza su Mozart, godevano di grandissima stima internazionale di colleghi, mecenati e pubblico".

Interessante anche la volontà di eseguire questi brani con strumenti il quanto più possibile simile a quelli settecenteschi: "La nostra intenzione non è quella di riprodurre diligentemente un concerto del Settecento. È certo che in quell’epoca la musica veniva vissuta in maniera differente – prosegue Bernardini - tuttavia, è evidente che la sonorità di un’orchestra dove gli archi utilizzano corde di budello e archetti antichi, i fiati hanno poche chiavi, gli ottoni utilizzano principalmente gli armonici naturali, valorizzi molto di più la musica di Mozart e Haydn, le dia più vita".

Teatro alle Vigne, ore 21. Biglietti: 15 euro, intero; 2 euro per gli studenti di musica.