2008-07-17
di ANNA GIORGI
MELEGNANO
ANDRÀ A GIUDIZIO lex direttore sanitario dellAzienda ospedaliera di Melegnano, Maurizio Cecchettin, e con lui anche Massimo Gerosa, Antonio Savoino, Roberto Spaccini, Renato Malaguti e Luigi Bonassoli. Tutti gli altri coinvolti nella vicenda hanno scelto la via del patteggiamento. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 6 novembre. Il provvedimento, chiesto dal procuratore capo Giovanni Pescarzoli, è stato disposto ieri mattina dal giudice Luigi Gargiulo. Le contestazioni a carico di Cecchettin sono pesanti: i capi daccusa vanno dalla corruzione alla violazione del segreto professionale, dalla turbativa dasta allabuso dufficio. A Cecchettin viene contestato di aver pilotato - insieme con alcuni fedelissimi - due gare dappalto. Tra queste, i lavori di ristrutturazione del servizio dialisi. Lex direttore sanitario è finito nel mirino della Procura anche per 576 euro di acquisti personali fatti con un fondo speciale dellAzienda sanitaria, lutilizzo dellauto di lusso noleggiata dallAsl per uso personale (nella tratta Melegnano-Brescia) e quasi mille euro di spese per il Telepass.
E ANCORA, nel fascicolo ci sarebbero 264 chiamate fatte per motivi personali con il cellulare dellAzienda ospedaliera. Cecchettin si sarebbe inoltre accordato con limprenditore Roberto Orsi - titolare della «Dialysis service srl», altro indagato per cui il pm ha chiesto il rinvio a giudizio - per uno scambio di appalti truccati. Cecchettin rischia una condanna da tre a dieci anni di reclusione.
Il manager, al timone dellAo melegnanese dal 2003 al 2005, è finito nel mirino della magistratura assieme a 12 persone tra ex dirigenti, amministratori e medici dei cinque ospedali pubblici dellEst Milanese, fra i fra i quali Vizzolo Predabissi.
LINCHIESTA è partita nel 2005. Assieme a lui, il pm Pescarzoli aveva chiesto il rinvio a giudizio per Renato Malaguti, Luigi Bonassoli, Pietro DallOlio, Massimo Gerosa, Ivo e Roberto Orsi, Donatella Peraldo, Claudio Rota, Antonio Savoino, Stefano Sbravati e Roberto Spaccini.
Cade così unaltra tegola su Cecchettin, che già il 18 ottobre scorso fu interdetto dai pubblici uffici per ordine del gip di Lodi, Laura Sola.
LORDINANZA fu notificata all'ex direttore generale dell'Azienda ospedaliera melegnanese dalla Guardia di finanza.
Il provvedimento gli vieta di ricoprire pubblici incarichi, è a tempo indeterminato e giustificato dal rischio di reiterazione del reato.
Lavvocato ArmanDo Paradiso, difensore di Maurizio Cecchettin, ieri non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione in merito alla posizione del suo assistito.
di ANNA GIORGI
MELEGNANO
ANDRÀ A GIUDIZIO lex direttore sanitario dellAzienda ospedaliera di Melegnano, Maurizio Cecchettin, e con lui anche Massimo Gerosa, Antonio Savoino, Roberto Spaccini, Renato Malaguti e Luigi Bonassoli. Tutti gli altri coinvolti nella vicenda hanno scelto la via del patteggiamento. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 6 novembre. Il provvedimento, chiesto dal procuratore capo Giovanni Pescarzoli, è stato disposto ieri mattina dal giudice Luigi Gargiulo. Le contestazioni a carico di Cecchettin sono pesanti: i capi daccusa vanno dalla corruzione alla violazione del segreto professionale, dalla turbativa dasta allabuso dufficio. A Cecchettin viene contestato di aver pilotato - insieme con alcuni fedelissimi - due gare dappalto. Tra queste, i lavori di ristrutturazione del servizio dialisi. Lex direttore sanitario è finito nel mirino della Procura anche per 576 euro di acquisti personali fatti con un fondo speciale dellAzienda sanitaria, lutilizzo dellauto di lusso noleggiata dallAsl per uso personale (nella tratta Melegnano-Brescia) e quasi mille euro di spese per il Telepass.
E ANCORA, nel fascicolo ci sarebbero 264 chiamate fatte per motivi personali con il cellulare dellAzienda ospedaliera. Cecchettin si sarebbe inoltre accordato con limprenditore Roberto Orsi - titolare della «Dialysis service srl», altro indagato per cui il pm ha chiesto il rinvio a giudizio - per uno scambio di appalti truccati. Cecchettin rischia una condanna da tre a dieci anni di reclusione.
Il manager, al timone dellAo melegnanese dal 2003 al 2005, è finito nel mirino della magistratura assieme a 12 persone tra ex dirigenti, amministratori e medici dei cinque ospedali pubblici dellEst Milanese, fra i fra i quali Vizzolo Predabissi.
LINCHIESTA è partita nel 2005. Assieme a lui, il pm Pescarzoli aveva chiesto il rinvio a giudizio per Renato Malaguti, Luigi Bonassoli, Pietro DallOlio, Massimo Gerosa, Ivo e Roberto Orsi, Donatella Peraldo, Claudio Rota, Antonio Savoino, Stefano Sbravati e Roberto Spaccini.
Cade così unaltra tegola su Cecchettin, che già il 18 ottobre scorso fu interdetto dai pubblici uffici per ordine del gip di Lodi, Laura Sola.
LORDINANZA fu notificata all'ex direttore generale dell'Azienda ospedaliera melegnanese dalla Guardia di finanza.
Il provvedimento gli vieta di ricoprire pubblici incarichi, è a tempo indeterminato e giustificato dal rischio di reiterazione del reato.
Lavvocato ArmanDo Paradiso, difensore di Maurizio Cecchettin, ieri non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione in merito alla posizione del suo assistito.
© Riproduzione riservata