Linate chiude tre mesi, voli trasferiti a Malpensa: si teme il caos

L'aeroporto varesino dovrà gestire fino a 98mila passeggeri in più ogni giorno

Auementeranno i passeggeri a Malpensa

Auementeranno i passeggeri a Malpensa

Malpensa (Varese), 17 aprile 2019 - Si avvicina il trasferimento dei voli dall’aeroporto di Linate che sarà chiuso per lavori per tre mesi, dal 27 luglio al 27 ottobre, a Malpensa e cresce la preoccupazione nel territorio che si dovrà confrontare con i problemi che quel “trasloco” di attività aeroportuale determinerà. I timori riguardano soprattutto la situazione del traffico lungo le strade che collegano i due scali, già congestionate nelle condizioni attuali, in particolare la 336 per Malpensa. Timori già portati ai tavoli di confronto che nelle scorse settimane sono stati convocati in Prefettura a Varese per valutare lo scenario che interesserà quei tre mesi e nello stesso tempo individuare gli interventi necessari per mitigare l’impatto del trasferimento dei voli da Linate. I dati resi noti durante gli incontri indicano un incremento dei voli del 40%, con un aumento di passeggeri al giorno da 70 mila a 98.400.

Viaggiatori che per la maggior parte arriveranno a Malpensa in auto. Quindi migliaia di veicoli che si riverseranno lungo l’asse stradale più frequentato verso Malpensa, cioè la A8- 336. Tra le soluzioni quella rilanciata ancora l’altro giorno da Samuele Astuti, consigliere regionale del PD, di aumentare le corse dei treni da e per Malpensa.

Partendo proprio dalla riflessione sulla situazione della superstrada 336, «già interessata quotidianamente da traffico intenso – fa rilevare l’esponente dem, l’alternativa percorribile è di «potenziare il trasporto pubblico, servono più treni, subito». In uno dei tavoli istituzionali riuniti in Prefettura a Varese nei mesi scorsi proprio il potenziamento delle corse è stata tra le proposte avanzate e da parte di Trenord è stato espresso l’impegno ad aumentarle. Ora nel territorio dopo le parole e le promesse di interventi si attendono segnali concreti per arrivare preparati a convivere con il minor disagio possibile al trasferimento dei voli da Linate sulle piste della brughiera. «Sappiamo che Sea – spiega Stefano Bellaria – ha chiesto a Trenord di aumentare la capienza dei convogli per poter accogliere più passeggeri ma se si arrivasse ad incrementare anche le corse sarebbe meglio. Più convogli e più corse sarebbero in grado di intercettare più viaggiatori, dando una valida alternativa all’uso dell’auto per arrivare a Malpensa».

I sindaci attendono risposte concrete. Altro problema ancora aperto quello dei parcheggi nella zona aeroportuale. Stanno procedendo i lavori per la realizzazione di uno spazio con 2000 posti all’altezza dell’uscita della 336 per il Terminal 2 ma non sono sufficienti a far fronte alla domanda di spazi in vista dell’estate e dei tre mesi critici, dal 27 luglio al 27 ottobre. Bellaria per questo rinnova il suo appello: «Bisogna trovare altre aree da poter utilizzare temporaneamente – fa rilevare – diversamente c’è il rischio che si verifichino situazioni di irregolarità com’è accaduto lo scorso anno, bisogna attivarsi per non trovarsi poi a gestire l’emergenza perché non ci sono parcheggi sufficienti». Il trasloco di Linate si avvicina ma ritardano gli interventi per far fronte ai disagi con cui il territorio dovrà confrontarsi ogni giorno.